«Decido io cosa va in tv, c’è la campagna elettorale»

Dopo l’arresto «in diretta tivù» il Pdl interviene compatto per difendere il suo assessore accusato di corruzione. Il primo a far arrivare la sua solidarietà a Pier Gianni Prosperini è il governatore Roberto Formigoni. «Almeno per le carte che conosco, l’arresto non mi pare sufficientemente motivato. E comunque è e resta innocente fino a dimostrazione del contrario. È giusto che la magistratura compia il suo corso, ma mi auguro che esso sia molto rapido, perché il momento è delicato». Sullo sfondo, dalle intercettazioni in mano ai magistrati emerge una «Guerra dei Roses» in salsa meneghina. Dalle comuni avventure politiche, alla faida via cavo. Nell’inchiesta sui presunti «abusi» televisivi di Prosperini, un capitolo è dedicato alla fine dell’amicizia con l’ex assessore alla Salute di Palazzo Marino Carla De Albertis. Una battaglia giocata a colpi di società, investimenti pubblicitari e «ritorsioni». Al centro dell’intera vicenda, ancora una volta, i contratti relativi alle promozioni turistiche della Regione.

Parla, intanto, Roberto Poletti, ex parlamentare dei Verdi e conduttore di Forte e chiaro, la trasmissione di Antenna3. «C’è un clima inquietante. È paradossale che sia di dominio pubblico l’arresto di un tizio che mi risponde al telefono...».

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