Giallo sul decreto per Genova: "Testo incompleto"

Ministero dell'Economia: "Il decreto legge Genova è giunto alla Ragioneria Generale dello Stato senza alcuna indicazione degli oneri e delle relative coperture. Ciò impedisce che possa essere bollinato e trasmesso al Quirinale"

Giallo sul decreto per Genova: "Testo incompleto"

"Regaleremo una clessidra per spiegare bene il senso del tempo. Il decreto Genova è un continuo rimando: fra una settimana, fra dieci giorni, fra 24 ore. Il governo ha perso il senso del tempo e della dignità". Così hanno commentato in una nota i parlamentari di Forza Italia eletti in Liguria, Roberto Cassinelli, Giorgio Mulè, Roberto Bagnasco e Manuela Gagliardi.

"Conte - ricordano - ha portato dei fogli sul palco a Genova, Toninelli agli sfollati aveva portato il decreto. Eppure scopriamo che mancano ancora le coperture e l'approvazione della Ragioneria di Stato. Serve tempo e Genova di tempo da sprecare non ne ha più".

La polemica si colloca all'interno della notizia giunta da fonti del Ministero dell'Economia secondo le quali il decreto per Genova "è giunto alla Ragioneria Generale dello Stato senza alcuna indicazione degli oneri e delle relative coperture". Addirittura nel testo ci sarebbero "spazi vuoti al posto delle cifre". Ciò impedisce quindi che il decreto possa essere bollinato e trasmesso al Quirinale per la promulgazione.

La Ragione Generale dello Stato, rivelano le stesse fonti del Mef, non ha bloccato il decreto, ma al contrario lo sta sbloccando. I tecnici infatti stanno "lavorando attivamente per valutare le quantificazioni dei costi e individuare le possibili coperture da sottoporre alle amministrazioni proponenti".

Sebbene il testo del decreto legge sia stato approvato il 13 settembre e sarebbe dovuto arrivare in Quirinale oggi, come sostenuto dal premier Conte, c'è un'evidente impasse legata all'assenza della relazione tecnica, alla mancanza di coperture sulla ricostruzione del ponte e alle misure economiche per il rilancio di Genova.

A suggerire possibili fondi da utilizzare o tagli di spese sarà la stessa Ragioneria Generale di Stato, ma spetterà comunque ai Ministeri o Palazzo Chigi proporre poi la specifica copertura.

Questo richiederà dell'altro tempo che si aggiunge a quello di rinvio del decreto alla Rgs per la bollinatura e al Quirinale.

Nonostante quanto dichiarato da fonti del Tesoro, Palazzo Chigi in serata ha smentito le notizie trapelate dichiarando che "gli interventi in conto capitale sono integralmente finanziati. Nessun ritardo per l'avvio delle misure di sostegno contenute nel decreto tant'è che dal Mef hanno appena confermato di avere terminato le valutazioni di propria competenza e che il decreto legge sta per essere inviato al Quirinale".

E lo stesso hanno ribadito fonti del Mef, secondo cui "i suggerimenti sulle coperture elaborati dalla

Ragioneria dello Stato sono in corso di recepimento nell'articolato", dunque è plausibile che "nelle prossime ore", o al massimo domattina "ci sarà la bollinatura" del decreto Emergenze, quindi "la trasmissione al Quirinale".

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