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«Dedicato a Platini e Matarrese»

Paola Balsomini

da Genova

Un balzo indietro a quando Michel Platini aveva detto: «Totti è un grande calciatore, ma non può essere lui a stabilire se deve essere convocato in nazionale». Poi era stata la volta di Matarrese: «Quello che sta accadendo intorno al giocatore della Roma e alla maglia azzurra non è piacevole». E lui cosa fa? Doppietta con la Sampdoria, una rete da incorniciare paragonata addirittura da Luciano Spalletti a quella di Van Basten agli Europei dell'88 e lo stadio Ferraris che si alza in piedi per applaudire il vincitore dei Mondiali. Così il momento era dei più adatti per una risposta secca e seccata: «È una doppia soddisfazione, fa piacere fare gol così belli perché la gente paga il biglietto e va onorata. Dedico queste due reti una a Platini e una a Matarrese, così ogni tanto vengono a vedere le partite della Roma e non parlano a sproposito». E pensare che la prodezza è stata ammirata anche dal ct Roberto Donadoni, presente in tribuna.
Ma c'è l'altra faccia della medaglia, quella blucerchiata. Qui si parla invece di contestazione, prima della gara e soprattutto dopo il match, quando l'intera squadra si è recata ad un faccia a faccia, civile, con i tifosi.


Poi c'è stato lo spazio per la sorpresa: Saadi Gheddafi, figlio del leader libico ed ex giocatore del Perugia e dell’Udinese, era presente in tribuna e da domani si allenerà con la Sampdoria: «È un amico della nostra società - spiega l'amministratore delegato Beppe Marotta -, lui ci ha fatto questa richiesta e noi siamo lieti di accoglierla».

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