Roma

«Dedico il concerto d’apertura ai nostri caduti in Afghanistan»

«Dedico il concerto d’apertura ai nostri caduti in Afghanistan»

Sarà solo un «piccolo» gesto. La sua costanza negli anni e il carisma del suo protagonista però produrrà (e già produce) sicuramente i suoi effetti. Ughi torna a Roma per la sua tradizionale kermesse di inizio autunno dedicata alla classica e - soprattutto - ai giovani. «Da undici anni - ha spiegato il violinista - torno ogni autunno con questa manifestazione e questa precisa scansione del tempo mi dà il senso di come qualcosa stia cambiando. C’è ancora molto da fare per promuovere di più l’ascolto, la frequentazione e l’esposizione del grande pubblico a questo genere musicale che è senz’altro qualcosa di più di un’espressione artistica».
Ieri sera il concerto inaugurale nella cornice dell’Auditorium Conciliazione cui seguiranno altri dieci concerti gratuiti che quest’anno si svolgeranno nelle chiese e nei teatri più suggestivi di Roma e provincia. Oltre la serata di apertura e chiusura (ieri e il 7 ottobre) Ughi dirigerà l’orchestra da camera «I Filarmonici di Roma», la serata del 26 settembre sarà a favore della Antea (l’associazione che aiuta i malati terminali con cure palliative). In programma inoltre ci sono serate dirette dal maestro Bruno Aprea, un recital di chitarra di Goran Listes, un recital di pianoforte eseguito da Roberto Cominati, uno eseguito da Bruno Leonardo Gelber e uno eseguito da Jin Ju, un recital per violoncello e pianoforte eseguito da Franco Maggio Ormezowski e Barbara Lunetta. Un altro importante appuntamento di questa nuova edizione della rassegna sarà l’esibizione dello stesso Ughi con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, in calendario per prossimo il 5 ottobre.
Come tutti gli anni, il maestro Ughi incontrerà poi gli alunni delle scuole romane a cui farà una lezione di musica classica che si terrà il 25 settembre presso la Basilica di S. Sabina all’Aventino.
Il concerto di ieri sera (Concerto in do maggiore per violino e orchestra e la Sinfonia degli addii di Haydn, Serenade mèlancolique di Chaikovsky, Danza della «Vida Breve» di Manuel de Falla, Variazioni sul «Faust» di Gounod di Henrik Wieniaski) è stato è dedicato alle vittime dell’attentato di Kabul. «Per rendere omaggio alla loro memoria - ha spiegato Ughi -.

E per rendere omaggio al valore della vita».

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