Deep Purple, l’urlo del Rock

Al «comando» il leggendario Ian Gillan

Il solo riff iniziale della mitica «Smoke On The Water» basterebbe a giustificare l’esistenza dei Deep Purple, leggendaria hard rock band inglese nata nel lontano 1968. Ugole squarciate e progressioni irresistibili hanno attraversato il tempo e arrivato fino al nuovo millennio, anno 2006, a Roma, pardon, a Marino. Sarà stasera al Palaghiaccio di Marino, infatti, l’atteso concerto, inizio ore 21.
A oltre tre decadi da quegli esordi, i Deep Purple sono ancora vegeti, pronti a rimettersi in gioco album dopo album, tour dopo tour. E non è stato facile per una band che ha vissuto più vite di un gatto.
Nati nel 1968, in un piccolo villaggio inglese, South Mims, vicino St. Albans, John Lord, tastierista, Ritchie Blackmore, chitarrista e Nick Simper, bassista, formarono con il batterista Ian Paice e il cantante Rod Evans la prima line up dei Deep Purple, chiamata allora «Mark I». Con l’aiuto del giovane produttore Martin Birch, il gruppo inglese pubblica il suo primo, indiscusso capolavoro nel 1970: il granitico, fulmineo «In Rock».
Il disco e il conseguente tour di «Deep Purple In Rock» decreta il trionfo della band, dando il via a quella che il Melody Maker chiamerà Purple-mania. L’album, insieme a «II» dei Led Zeppelin ed al primo «Black Sabbath», costituisce la svolta della musica rock e rappresenta la quintessenza del neonato genere: l’hard rock che poi si trasformerà nell’heavy metal. Tutti i suoi brani restano delle pietre miliari e definiscono uno stile. In sei minuti il brano «Speed King» conteneva una miniera inesauribile di suggestioni.
Nel 1972, i Deep Purple entrano nella leggenda con «Machine Head» e il live «Made in Japan» che contiene una versione indimenticata di quella «Smoke On The Water» che, ancora oggi, è uno dei brani rock più famosi di sempre.


Nel 2005 arriva «Rapture Of The Deep», un disco che finisce per strappare più di un ascolto e, alla fine, sorprendere per freschezza e piglio creativo. La formazione attuale comprende i tre membri storici Ian Gillan alla voce, Roger Glover al basso, Ian Paice alla batteria, oltre a Steve Morse alla chitarra e Don Airey alle tastiere.

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