Delinquenti di Ferragosto: da Albaro alla Commenda boom di risse e rapine

(...). Qui una genovese di 70 anni è stata aggredita e derubata mentre stava rientrando a casa. I fatti: sono le 23.10 circa di venerdì sera, la signora ha parcheggiato l’auto in via Montallegro e sta andando verso il portone della sua abitazione, quando un giovane la prende alle spalle, la spinge a terra e puntandole il coltello alla gola, la minaccia di dargli il portafogli per aver salva la vita. L’anziana è terrorizzata, non sa cosa fare. La via è vuota, non c’è nessuno e a nulla servirebbe urlare. Consegna all’uomo il borsellino con i soldi che ci sono, 200 euro. Lui se lo infila in tasca e scappa a piedi. Inutili le ricerche degli agenti che hanno cercato di tranquillizzare la donna che ha rifiutato le cure mediche.
Altra zona, altro episodio. Di violenza. Questa volta siamo alla Commenda, uno dei quartieri più multietnici di Genova. Venerdì sera, un gruppo di ecuadoriani sta trascorrendo una serata in piazza, tra loro c’è anche una bambina di appena un anno che va verso un bar latteria di via Prè e si siede sulla sedia vicino all’ingresso. Non l’avesse mai fatto. La titolare del locale, una donna spagnola di 74 anni, esce inviperita brandendo un bastone di legno in mano per cacciare la piccola dalla sua sedia. Non appena vede la scena, la madre della bimba interviene, si avvicina alla figlia e scoppia una lite con la spagnola. Volano insulti e minacce, e gli amici che sono ancora in piazza, si avvicinano per cercare di placare il litigio.
Tra loro c’è una donna ecuadoriana di 32 anni, incinta che si becca un colpo al viso e uno sul petto, sia dalla titolare del bar latteria che dal marito, un calabrese di 75 anni.
Qualcuno chiama la polizia e il 118, passano pochi minuti e arrivano i soccorsi. Ma non bastano nemmeno le divise a fermare l’impeto del barista che in prenda all’ira continua a spintonare un’amica dell’ecuadoriana incinta. La lite finisce con due denunce per i padroni della latteria per lesioni aggravate e minacce e una prognosi di sette giorni per la signora incinta.
Il terzo fatto è accaduto in via Gambonia a Struppa venerdì all’ora di pranzo, dove una signora di 41 anni ha messo in fuga due donne, forse rom, che stavano rovistando in un appartamento. Sentendo le grida della donna, le ladre sono scappate dal cancello. Quando sono arrivati sul posto, gli agenti hanno constatato che le nomadi avevano rovistato nella camera da letto dei vicini, portando via un bottino ancora da quantificare.
Le violenze non finiscono qui, perché sempre venerdì pomeriggio in piazza Petrella a Rivarolo, c’è stata una maxi rissa tra una ventina di persone con tre feriti e cinque arresti tra bande rivale sudamericane. A dare l’allarme sono stati i residenti e quando i carabinieri sono arrivati sul posto, gli stranieri stavano già scappando: gli agenti sono riusciti a bloccarne cinque.
E dopo la rapina di una collanina a una signora di 78 anni a Staglieno, in via Toti, la stessa sorte è toccata a un’altra anziana di 70 anni a Quinto, all’altezza dei giardini di piazzale Rusca e di via Giannelli.

Un malvivente le si avvicina per la strada, le strappa la borsetta e poi inizia la fuga verso l’auto dei complici. Ma un passante che assiste allo scippo, si lancia all’inseguimento, lo riesce a bloccare e lo consegna ai carabinieri. Poco dopo sono stati individuati anche gli altri due ladri: tutti e tre sono cileni.

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