Deliri comunisti «A Rapallo una rivoluzione come a Tunisi»

Dopo il caso dell'ex assessore Gianni Arena, silurato per il saluto romano e contro il quale la Procura di Chiavari sta indagando per verificare eventuali reati, Rapallo vive un'altra brutta pagina politica. A scriverla è Andrea Carannante, coordinatore del Tigullio per il Partito comunista dei lavoratori. In una nota, il candidato sindaco alle ultime elezioni comunali di Santa Margherita Ligure, paragona il sindaco di Rapallo Mentore Campodonico a Ben Alì e invita i cittadini a trasformare Rapallo in una nuova Tunisi. Per Carannante «non saranno né l'opposizione né le foto scandalistiche a sbloccare l'impasse ma solo la forza di massa dei cittadini come avvenuto in Tunisia contro Ben Alì: qui la rivolta ha rovesciato in una settimana un regime ventennale. Fare come a Tunisi - conclude - è la parola d'ordine che porteremo anche a Rapallo».
Il messaggio è chiaro: decine e decine di vittime in cambio della fine della giunta Campodonico.

Perché il coordinatore comunista sembra conoscere bene i fatti avvenuti nello stato nordafricano e saprà sicuramente che la fine di un governo, o di un regime come lo chiama lui, è costata la vita di tante persone. (...)

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