Delpini: "Una Chiesa che valorizzi tutti"

Ancora una volta, come già in passato, l'arcivescovo torna a sottolineare come l'attivismo sia un rischio al quale è bene sottrarsi

Delpini: "Una Chiesa che valorizzi tutti"
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Una Chiesa dalle Genti «che accolga e valorizzi tutti». È l'arcivescovo Mario Delpini a lanciare quest'auspicio nel giorno della Pentecoste, solennità celebrata nella chiesa della Beata Vergine Addolorata in San Siro. In occasione della Festa delle Genti, sfilano rappresentanti di tutti i popoli e si comprendono, nonostante le lingue e le provenienze diverse, proprio come raccontano le letture della giornata che fa memoria della discesa dello Spirito Santo. Alla Messa segue il pranzo condiviso, con il cibo delle diverse comunità, e la Festa della comunità parrocchiale e delle comunità migranti. Delpini sottolinea la bellezza del momento ma anche come non sia semplice farlo rivivere nei giorni cosiddetti normali. «Oggi facciamo festa dice l'arcivescovo , ma domani, quando dobbiamo affrontare la durezza del lavoro, quando sperimentiamo che abbiamo, magari, delle possibilità, delle competenze, ma questa città pare non abbia bisogno di queste professionalità e chieda soltanto un lavoro manuale; quando sperimentiamo la fatica per continuare a frequentare le scuole, gli ambienti di lavoro, può nascere una specie di umiliazione e l'interrogativo su che doni poter portare per costruire una vera Chiesa dalle Genti».

Ancora una volta, come già in passato, l'arcivescovo torna a sottolineare come

l'attivismo sia un rischio al quale è bene sottrarsi: «Il mondo ha questa idea che, per essere vivi, bisogna essere vincitori, che, per essere importanti, bisogna avere potere; che, per essere efficienti, bisogna fare, fare, fare».

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