Ferruccio Repetti
Linnamorato ha a disposizione tanti modi - dicono - per superare il trauma dellabbandono: annegare il dispiacere nellalcol, dedicarsi allenogastronomia bulimica (cioè, ad abboffarsi a pasto e fuori pasto), chiedere di frequentare il salotto televisivo di Maria De Filippi, iscriversi a uno dei corsi tenuti dagli strizzacervelli che finiscono inevitabilmente per consigliarti: «Devi fartene una ragione, ci sono tre donne al mondo per ogni uomo. Dopotutto, quella non ti meritava». Francesco, invece, spezzino di trentanni, appena piantato da una conterranea e appassionato di motociclette, ha deciso che era meglio mettersi in sella e cercare di sfogare la rabbia a tutto gas. Dunque: prende una fiammante Kawasaki modello Ninja, come dire: un jet cui hanno applicato due ruote come optional. Poi fa benzina, dà unocchiata al tachimetro, e gira lacceleratore a tutta manetta. In compenso, si dimentica di provvedere allassicurazione: «Ma chemmefrega a me dellassicurazione se voglio andare a schiantarmi sullasfalto? Quella belloccia - lepiteto proferito da Francesco non è esattamente questo, ma insomma... - me la deve pagare. Dovrà piangere, la fedifraga, sulla mia lapide. Le faccio un dispetto che non se lo scorda più». E vai!
Francesco chiude gli occhi nello stesso istante in cui apre il gas. Pare un numero da circo: allora di punta, viale Amendola e viale Ferrari si trasformano in motodromo. Impennate, sbandate controllate, accelerazioni improvvise, fino a toccare i 150 allora. Non basta: il centauro deluso improvvisa anche acrobatici slalom fra i passanti e le auto, che si divaricano come le acque del Mar Rosso al passaggio di Mosè. Solo che, più passa il tempo, più aumentano le macchine e le moto di polizia e carabinieri in corteo, al seguito dellinnamorato. Il quale nel frattempo continua sì, imperterrito, le evoluzioni, ma non ce la fa proprio a raggiungere lo scopo, che so?: sbattere contro un palo, impattare contro un muretto, prendere dinfilata un portone, fare filotto con gli autobus. No, la Kawasaki Ninja mangia la strada che è una meraviglia, uno spettacolo (per chi può godersi la scena dalla finestra), e non sbanda neanche un millimetro. Ci vuole una mezzoretta di questo passo, prima che gli agenti riescano a bloccare lo show. Francesco si rassegna a farsi accompagnare al pronto soccorso.
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