Il dentista con la passione del kayak

Francesco Balducci ha già fatto 800. Ma non si ferma e in questo week end salirà ad 802. Un record a livello mondiale (raccolto in soli tre giorni) per il numero di discese in kayak, una delle discipline della canoa più conosciute e frequentate, già sport olimpico dal 1936.
L’uomo da Guinness dei primati è un medico odontoiatra genovese che divide la sua vita tra ambulatorio e kayak. Una passione smodata quella per la canoa nata quando a sei anni si gettò con una canottina giù per il torrente Entella: da quel giorno non si è più fermato diventando nel giro di pochi anni maestro federale di canoa fluviale.
Oggi è anche presidente del gruppo «Only Kayak», il più attivo club italiano nel campo delle esplorazioni fluviali e ha raggiunto i 31 anni di attività toccando mete incredibili in tutti e cinque i continenti passando per 29 stati differenti. Ma il suo record ha voluto traguardarlo nel Mincio, uno degli affluenti del Po che ha importanti connotazioni storiche: «L’ho scelto perché anche io in qualche modo volevo celebrare l’Unità d’Italia e ricordare la mia impresa in un torrente che lega la sua storia al periodo Rinascimentale - racconta Balducci -. Ora mi sposto sul confine italo svizzero per affrontare il torrente Ribo che presenta la sua maggiore difficoltà nella cascata da 18 metri, quindi nel Saltina al parco del Sempione».
Altri due obiettivi centrati prima di pensare alle prossime mosse e una passione smisurata che condivide con un’altra trentina di persone che fanno parte del club «Only Kayak», un gruppo di amanti del brivido che si danno appuntamento lungo i torrenti per sfidarsi tra rapide e cascate.
«Per apprezzare la nostra disciplina non è necessario fare viaggi lunghissimi, solo in Liguria ci sono almeno cento torrenti dove ci si può divertire - spiega Francesco Balducci -. I più apprezzabili sono il Rio Tonno in Valbrevenna, il Rio Foggia che rimane a cinque chilometri da Rapallo ma ha tratti di difficoltà e scorci così suggestivi da non fare invidia ai fiumi della Cambogia».
Incredibile ma vero, la Liguria pare una delle terre più appetite per gli amanti del genere. Sport per chi ama l’avventura ma che ha una sua preparazione prima di ogni discesa con uno studio orografico e cartografico del torrente.

Resta comunque una disciplina alla quale ci si deve avvicinare con cautela: «Esistono scuole e ci sono guide che introducono a questa realtà con il giusto approccio. È vero che chi pratica kayak ama il rischio ma si deve essere preparati».