Denunciò la rottura degli Eurostar E Trenitalia licenzia il macchinista

Aveva denunciato due episodi gravi, che risalivano al 14 e 22 luglio scorsi, raccontato di due treni spezzati nell’arco di otto giorni e fomentato lo scontro tra azienda e lavoratori. Ora Dante De Angelis, leader storico dei macchinisti, ha pagato caro la decisione di uscire allo scoperto: la reazione arriva il giorno di Ferragosto quando Trenitalia licenzia il ferroviere, per via delle dichiarazioni fatte alla stampa. «La notizia mi è stata comunicata il 15 agosto - dice lui - ma non sono ancora in possesso della lettera di licenziamento: è stata notificata in giorni festivi e ora giace presso gli uffici comunali, potrò vederla solo lunedì».
In una nota della rivista dei macchinisti Ancora in Marcia arriva l’attacco sdegnato alle Fs: «un altro gesto gravissimo e un attacco frontale alla sicurezza e ai delegati». De Angelis è stato cacciato «solo per aver dichiarato pubblicamente quello che tutti pensiamo e cioè che la rottura dei due Eurostar a Milano è stato un incidente potenzialmente molto pericoloso».
Più tardi la replica delle Ferrovie dello Stato, che precisano: «Il provvedimento non è stato motivato per aver diffuso notizie sull’episodio verificatosi il 14 luglio 2008, peraltro ampiamente noto, quanto piuttosto per aver reso dichiarazioni contrarie alla verità, infondate e pretestuose.

Innanzitutto sulle cause dichiarando che il problema è ricollegabile a carenze di manutenzione e usura, fatto assolutamente non vero perché causato invece da un errore di manovra da parte del personale» Poi la precisazione sugli effetti dell’incidente: «Mai e poi mai nell’episodio in questione è stata messa in discussione la sicurezza dei viaggiatori e dei lavoratori».

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