Denuncia scippo ma è clandestina

Era stata vittima di un’aggressione e aveva subito lo scippo della borsa contenente soldi, documenti e la copia dell’attestato che era in attesa del rilascio del permesso di soggiorno. Ma quando si era recata dai carabinieri per la denuncia, al danno si era aggiunta la beffa dell’arresto proprio perché non aveva il permesso di soggiorno. Protagonista della sconcertante vicenda una giovane romena di 19 anni, compagna di un facoltoso imprenditore romano, che oggi è stata assolta dalle accuse di aver violato la legge Bossi-Fini sull’immigrazione dalla decima sezione penale del Tribunale. Il pm aveva chiesto la condanna a sei mesi di reclusione. Maria, il nome è di fantasia, era comparsa il 18 agosto scorso davanti al pm per la convalida dell’arresto.

Al termine del rito direttissimo il pubblico ministero non aveva potuto far altro che dare corso al procedimento di violazione della Bossi-Fini. Il giudice però dispose l’immediata remissione in libertà fissando il processo, che si è svolto ieri.

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