Design e mercato: un dialogo possibile

Valeria Arnaldi

Roma si candida a capitale del design. Dal 25 maggio all’8 giugno, infatti, ospita la quarta edizione di «Roma design più», manifestazione ideata dall’università La Sapienza. Dedicata alla progettazione creativa, la rassegna mira a promuovere il dibattito tra addetti ai lavori, ma anche a incuriosire un pubblico di giovani e meno giovani, romani e turisti, con un ricco programma di mostre, convegni e spettacoli. In omaggio al tema di quest’anno - «ibridazione, trasferimento e contaminazione» - la manifestazione esce, per la prima volta, dall’ateneo per svolgersi in diversi spazi - espositivi e non - della città, a cominciare dagli ex-Magazzini Generali, in via del Commercio. «Il nostro obiettivo non è fare concorrenza a Milano, che, in materia di design industriale, vanta una tradizione ventennale - dice il curatore Tonino Paris -, ma promuovere un diverso modo di intendere la creatività applicata al quotidiano, che, svincolata da ragioni mercantili, guardi alla sperimentazione, aprendosi a nuovi scenari».
Il desiderio di «dialogo» si traduce nel coinvolgimento di diversi istituti di cultura stranieri, che per l’occasione propongono mostre ed incontri su artisti e tendenze dei rispettivi paesi. Si annuncia come un vero e proprio evento la presenza di Karim Rashid, uno dei nomi più noti del design contemporaneo, che parteciperà alla manifestazione con la mostra «Geroglifici» - dal 25 maggio agli ex-Magazzini, un viaggio tra tele con immagini di progetti e ambienti realizzati dall’artista e alcuni dei pezzi che lo hanno reso celebre - e una conferenza - l’8 giugno all’Istituto Superiore Anticendi - in cui Rashid illustrerà il suo modo di intendere design e mercato. Nel tentativo di offrire un’analisi completa e articolata della progettazione industriale, la rassegna romana va alla ricerca di elementi, segreti e «codici» che il design ha «prestato» a pubblicità, editoria, ricerca di nuovi materiali, bisogni o desideri, passando dalla creazione dell’oggetto d’uso comune all’arte propriamente intesa, senza dimenticare le nuove frontiere di internet.
Non mancano gli appuntamenti dedicati alla formazione, da «Studiare design», esposizione di progetti realizzati dai diversi istituti presenti sul territorio, a «I bambini incontrano il design», che, il 31 maggio, aprirà le porte della Sapienza ai più piccoli per una lezione su Bruno Munari. Storia ed evoluzione del gusto sono protagonisti di «Mo’...

Moplen! Il design delle plastiche negli anni del boom» e «Created in Italy Consumed in China», collettiva che raccoglie i lavori dell’omonimo concorso volto all’ideazione di prodotti per giovani cinesi tra 18 e 35 anni. L’omaggio alla Cina nasce e costituisce parte di una mostra che, a settembre, porterà il design romano alla fiera di Canton.

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