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Destra o sinistra? L’amore per i gatti si scopre bipartisan

Destra o sinistra? L’amore per i gatti si scopre bipartisan

Bipartisan. Il micio è un partigiano di destra, perché vive e lotta in mezzo a noi con la maglia rosso-nera. Lo hanno ammesso due «gattane», e non solo della politica. Prima si sono annusate via internet, Paola Frassinetti, parlamentare del Pdl, e Rosaria Iardino, del coordinamento nazionale delle donne Pd, e poi si sono date appuntamento ieri alla libreria Mursia per il match «La politica fa le fusa di destra e di sinistra».
Due signore molto diverse: cinque gatti. Apamea e Fresh per la Frassinetti, Baggy, Amelie e Cesare per la Iardino. Cultrice felina fin dall’infanzia la prima, neoacquisita nel mondo dei felix la seconda. Subito, i graffi. «Il gatto è di destra perché è aristocratico, individualista, esteta come Gabriele D’Annunzio», afferma l’esponente del centro-destra.
Guizza come un artiglio, da manca, la perfidia gattesca. «Ma no. E’ un radical chic, indipendente, socievole e sociale. I miei hanno il senso del branco - rivela la Iardino - al punto che vivono in splendida forma insieme a due cani».
Dirimpetto, scava più a fondo nella psiche la parlamentare azzurra. «Se dovessimo affondare l’unghia, dovremmo dire che è un anarchico di sangue blu. Apamea porta questo nome perché la sua bellezza principesca mi ricorda l’omonima città della Siria». Una donna dall’antico potere potrebbe richiamare questa bellezza tigrata dal pelo lungo, che la Frassinetti porta sullo schermo del cellulare.
«Cesare invece mi ha fa pensare a Bertinotti. Mentre Amelie è proprio come Rosy Bindi: una gatta che è riuscita a sopravvivere a tutto» rimarca sorridendo la Iardino. Scatta la Frassinetti, che non sfodera nessun politico ma solo un nome «eroico»: Clarence Seedorf. Ed è su di lui che il match si spoglia della guardinga ma divertita lotta, per arrivare ad un giudizio femminile unanime: la conturbante fisicità di un bel gatto riecheggia nelle movenze flessuose e potenti il fisico adonico - soprattutto sul lato B, sottolineano entrambe le signore! - del calciatore del Milan.
Ed è sempre la compagine del Diavolo il «branco» più felino che esista. Accordo perfetto tra la Frassinetti e la Iardino, che si professano tifose della squadra rosso-nera, con i colori dei mici più belli.
Gatta nera e gatta rossa alla fine si incontrano, su molti principi. Il micio in black porta fortuna. Un altro. «Non siamo noi che scegliamo un gatto. E’ lui che ci sceglie da lontano». Era la notte del 15 agosto del 2011 quando Rosaria Iardino intravide Cesare, solitario, in una strada nel deserto ambrosiano. Che fare? Pensò: apro la porta della macchina, se sale, vuol dire che era qui per me. Cesare salì.
Novella di felix romanticismo anche per la Frassinetti. «Avevo un gatto, indimenticabile, vissuto quattordici anni. Lo trovai in Valtellina. Quando morì, per un anno non volli animali. Ritornata nello stesso luogo, per caso trovai un cucciolo uguale, esattamente uguale a lui. E fu Fresh».
Miao. Si presentano così i nostri quattrozampe. Un amore randagio, che ha subito il sapore di casa, di cuccia, di focolare, strofina e sprofonda le sue vibrisse nel nostro petto.

Di fronte a questo la destra e la sinistra si uniscono in nome di un unico, misterioso, nome: politica. Politica: sei tu il nome del mistero di un gatto? Sì. L’assenso delle due «gattane» è aristocratico e comune, così come la politica deve essere.

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