Cronache

Diciotto buche tra gli ulivi

Diciotto buche tra gli ulivi

Fabrizio Graffione

Un «fairway» che si snoda su e giù tra le colline piene di ulivi a Lerca, alle spalle di Cogoleto a meno di mezz'ora di auto da Genova.
Mario Valle, l'imprenditore nostrano che opera da anni principalmente lungo la riviera del ponente genovese, lo aveva promesso e oggi ha regalato alla Lanterna un nuovissimo campo di golf a livello internazionale che si aggiunge a quello più blasonato di Rapallo a diciotto buche e a quello della pineta di Arenzano, stretto e più corto, a nove buche. Il Sant'Anna golf club nasce dal connubio del determinato manager Valle e dalla delicata penna di Robert Von Hagge, uno dei migliori architetti del mondo che in Italia ha firmato soltanto un paio di campi: Bogogno e Is Arenas, giudicati dagli appassionati come tra i migliori nuovi fairway a livello nazionale.
Oggi a Sant'Anna, dopo la partenza dei lavori tre anni fa, c'è ancora il cantiere aperto. Su diciotto buche se ne possono giocare soltanto tredici. Alle prime nove, inaugurate da una cerchia ristretta di golfisti nel marzo scorso, ne sono state aggiunte, appunto, altre quattro con l'ultima bandiera in bella posizione sotto la «clubhouse» ancora in costruzione. Dalla meravigliosa terrazza provvisoria si gode un panorama mozzafiato, così come dai primi cento alloggi, sui trecentocinquanta in progetto, che la «Mario Valle spa» sta consegnando in queste settimane ai fortunati inquilini del complesso residenziale di corollario al campo. La natura dell'entroterra non è stata stravolta. Anzi, i numerosi alberi di ulivo fanno da ostacolo alla pallina, i fairway, talvolta stretti, seguono il percorso della collina, così come i «tee» di partenza, i corsi d'acqua e i «bunker» a difesa dei «green». Un campo difficile, almeno a prima vista, ma molto divertente ed impegnativo da affrontare anche per l'esperto golfista. A dare i consigli giusti ci pensano il nuovo direttore sportivo «Gughi» e i tre maestri, tra i più bravi in Liguria, Mori, Giordano e Delfino. Il campo pratica è una delizia: si gioca anche dall'erba e lo specchio del colpo è abbastanza largo e lungo per «sparare» il «drive» a oltre duecentocinquanta metri. Anche se non è obbligatorio, si gira sui «cart» elettrici per i saliscendi del percorso davvero mozzafiato, i «green» sono tagliati discretamente alti, ma è comprensibile considerata la giovane «età» dell'erba intorno alle bandiere. Valerio Ventura, manager del complesso di Sant'Anna, promette che nella primavera del prossimo anno tutte le diciotto buche saranno aperte al pubblico per una lunghezza complessiva di circa 5800 metri da completare in settantadue colpi. «L'amore che sempre nutrito per la mia terra - spiega l'imprenditore Mario Valle - ricca di risorse ambientali, mi aveva suggerito da tempo l'idea di potere valorizzare un angolo di territorio ligure attraverso un progetto turistico-sportivo e residenziale che finalmente avesse, anche sulla nostra costa, uno spazio adeguato per dimensioni e suggestione di paesaggio.

Oggi il Sant'Anna golf club si presenta in tutta la sua suggestione: un'area verde ed incontaminata di circa cento ettari circondata dagli ulivi in cui si snodano armoniosamente fairways e greens».

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