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Dicono "sì" in chiesa 100 invitati: tutti cani

Un "sì" con cento cani fra gli invitati. Un matrimonio singolare, il primo caso italiano di dog-wedding, quello che si è celebrato ieri a Borgio Verezzi, sopra Savona

Dicono "sì" in chiesa  
100 invitati: tutti cani

Un "sì" con cento cani fra gli invitati. Un matrimonio singolare, il primo caso italiano di dog-wedding, quello che si è celebrato ieri a Borgio Verezzi, sopra Savona. La sposa Viviana Siviero, 33 anni, critico d’arte, e lo sposo Davide Michelini, 34 anni, floricoltore, per celebrare le loro nozze si sono circondati, come si dice, dall’affetto degli amici. Ma «Amici a quattro zampe», perché a festeggiare gli sposi, infatti, c’erano un centinaio di cani. La cronaca della cerimonia è stata sui generis: Davide è arrivato come si conviene prima della sposa accompagnato dalla damigella d’onore: Cassiopea, splendido esemplare di levriero, che come il bon ton insegna aveva un fiocco bianco crema al collare a riprendere il tono della cravatta dello sposo, in grisaglia. La sposa l’ha raggiunto quasi subito: abito di carta bianca (mesi e mesi per realizzarlo) e una mantella cremisi, accompagnata da Circe, levriero che fu abbandonato perché «non perfetto». In chiesa altri «amici» terranova, fox terrier, golden retriver, barboncini chi con il fiocco bianco chi con la gardenia. Nella piccola chiesa di san Martino, sono entrati in poco meno di 60: gli sposi e i testimoni (umani), una sessantina di cani con i proprietari molti dei quali fanno parte dell’associazione Gaci (Greyhound Adopt Center Italy) che salva i levrieri abbandonati dopo le corse e spesso vittime per impiccagione o fucilazione quando invecchiano. Terminata la cerimonia, al via i festeggiamenti culminati con il taglio della torta. Durante il pranzo nuziale, finalmente, sono stati aperti anche il doggy bar e il doggy buffet: gusti diversi per razze diverse che davanti al cibo non fanno mai problemi. Osso finale.

E poi le bomboniere: sacchettini con crocchette per tutti.

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