Mela, quale tipologia scegliere? Ecco le più salutari

I benefici delle mele sono legati alla presenza di determinati antiossidanti: le 4 tipologie che ne contengono di più

Mela, quale tipologia scegliere? Ecco le più salutari
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Una mela al giorno toglie il medico di torno”: recita questo un detto celeberrimo. Perché le mele, ma più in generale frutta e verdura fresche, fanno sempre bene alla salute (o meglio aiutano, insieme ad altre buone abitudini, a condurre uno stile di vita sano), tuttavia in questo cliché specifico sulle mele c’è una profonda verità.

Quanto c’è di vero nel detto “Una mela al giorno…”

Le mele fanno bene perché contengono fibre, vitamine, minerali e polifenoli. A questi ultimi - uno specifico tipo di antiossidanti - sono associati potenziali benefici per la lotta ai radicali liberi. Come riporta HealthLine, i polifenoli delle mele sono i flavonoidi (quercetina, catechina, epicatechina, procianidine, antocianidine), gli acidi fenolici (acido clorogenico, acido caffeico, acido p-cumarico, acido gallico), i tannini (proantocianidine) e altri (come floridzina, floretina). Quindi sì: una mela al giorno fa bene alla salute. Tuttavia ci sono tipologie di mele che fanno più bene di altre (che fanno comunque bene, si scusi l’iterazione, sebbene doverosa).

I tipi di mele più salutari

Le tipologie di mele, il cui consumo promette potenzialmente più ricadute positive in termini di salute, sono:

  • Red Delicious, chiamate anche “mele di Biancaneve” per il loro colore rosso intenso. Ma sono tutt’altro che velenose, anzi contengono tantissimo fenolo, epicatechina, antocianidine (che hanno un effetto antidiabetico). In più sono dolcissime, non dipende dai fenoli ma non guasta;
  • Granny Smith. Da un colore a un altro completamente diverso. Le Granny Smith sono invece verdi e certamente molto meno dolci. Contengono molti flavonoidi, tra cui quercetina e catechina. In aggiunta contengono tantissime fibre di qualità, che influenzano positivamente il microbioma intestinale con conseguenze positive sul controllo del peso e la lotta all’obesità;
  • Fuji. Queste mele sono succose, croccanti e di colore giallo-rosso. Contengono polifenoli, per lo più acido clorogenico e catechina, a cui si attribuiscono proprietà antinfiammatorie, la capacità di abbassare il livello di colesterolo nel sangue di migliorare i marcatori degli enzimi epatici. Si ritiene inoltre che possano aiutare a combattere lo stress nei pazienti in emodialisi;
  • Gala. Sono mele dolci e rosse con tanti polifenoli tra cui catechine. A essi è connessa la tutela dalle malattie cardiache, attraverso il contrasto dell’obesità, l’abbassamento di colesterolo e trigliceridi.

Come integrare le mele nella propria dieta

Tutti sanno come consumare la frutta all’interno di un pasto, o meglio ancora tra un pasto all’altro, come spuntino, ovvero così com’è, con o senza buccia, come si preferisce nel caso delle mele. Tuttavia le mele possono essere uno degli ingredienti dei dessert (come per esempio il ciambellone di mele, che è tradizionalmente il meno grasso dei dessert regionali italiani) o della prima colazione (insieme a latte, yogurt o porridge).

La mela però può entrare anche in tantissime ricette in umido a base di carne, proprio grazie al suo rilascio di succhi mai troppo dolci per essere coniugati a ricette salate. Non fa parte della tradizione italiana, ma il riso al curry si può preparare appunto con la mela e può rappresentare uno dei tanti modi interessanti con cui consumare una mela al giorno.

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