
La Cina sta rafforzando la propria potenza di fuoco in vista di possibili tensioni nelle acque del Mar Cinese Meridionale. I riflettori sono puntati sullo Stretto di Taiwan: è questa la zona caldissima dalla quale potrebbe scoppiare un incendio nell'intero cortile di casa di Pechino. Se da un lato Taipei ha ordinato 29 sistemi di lancio multiplo di razzo (MLRS) dagli Stati Uniti per difendersi da eventuali blitz del Dragone – per la cronaca: Taipei ne ha ordinati una trentina. Ne ha ricevuti 11 lo scorso novembre e li ha già testati durante le ultime esercitazioni militari Han Kuang a luglio – dall'altro le forze armate del gigante asiatico si affidano al lanciarazzi multiplo PHL-16, da molti definita la ''risposta cinese al sistema Himars statunitense''. Il suo particolare design modulare consente all'arma di sparare razzi di diversi calibri con diverse gittata, rendendola flessibile nell'atto di ingaggiare vari bersagli. Ecco che cosa sappiamo sul jolly cinese.
Il lanciarazzi cinese PHL-16
Come ha spiegato il South China Morning Post, il PHL-16 è un lanciarazzi multiplo semovente (MRL) montato su camion che incorpora un design modulare e capacità di attacco di precisione a lungo raggio. Noto anche come PCL-191 e considerato il sistema MRL più avanzato della Cina, è stato sviluppato dal produttore cinese di armi terrestri Norinco. Il sistema MRL a lungo raggio di nuova generazione cinese è stato presentato per la prima volta al pubblico durante la parata militare del 2019 per celebrare il 70esimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese.
Il progetto si basa sul modello precedente della Norinco, l'AR-3, sviluppato nel 2010. Il PHL-16 è lungo circa 12 metri, largo 3 metri e alto 3 metri, ha otto canne per le munizioni ed è manovrato da tre membri dell'equipaggio. I sistemi MRL come il PHL-16 sono considerati importanti per le forze di terra in quanto possono fornire una grande quantità di potenza di fuoco su un'ampia area in breve tempo, rendendoli efficaci per sopprimere le posizioni nemiche, distruggere concentrazioni di veicoli o fanteria e violare aree fortificate. Il sistema si basa su un camion speciale per impieghi gravosi WS2400 8x8 che consente mobilità e flessibilità tattica, nonché un rapido dispiegamento e ridispiegamento per migliorare la propria capacità di sopravvivenza contro il fuoco di controbatteria.
La risposta di Pechino all'Himars Usa
Non sappiamo quante unità PHL-16 siano state prodotte e gestite dall'esercito cinese. Secondo il think tank International Institute for Strategic Studies Pechino ne avrebbe dispiegati 120 in vari comandi di teatro operativo. Questo jolly incorpora diverse tecnologie avanzate che gli consentono di colpire con precisione su lunghe distanze, una caratteristica fondamentale per la guerra terrestre moderna.
Il PHL-16 può lanciare una varietà di munizioni, tra cui razzi da 300 mm con una gittata fino a 130 km e razzi da 370 mm con una gittata fino a 300 km, oltre che razzi più avanzati e di calibro maggiore come il missile balistico tattico Fire Dragon 480 da 750 mm, che ha una gittata fino a 500 km, secondo quanto riportato dall'Esercito Popolare di Liberazione. A seconda della situazione, il sistema può essere configurato per trasportare otto razzi guidati da 370 mm o due missili balistici tattici Fire Dragon 480 da 750 mm.
Pare che ad utilizzare il PHL-16 siano il 71, 72 e 73esimo Gruppo dell'Esercito sotto il Comando del Teatro Orientale.
Queste truppe sono le tre unità di terra sotto l'Eastern Theatre Command responsabili di potenziali conflitti nello Stretto di Taiwan, dove le loro operazioni con l'impiego del PHL-16 potrebbero svolgere un ruolo significativo nelle missioni di attacco di precisione a lungo raggio contro Taiwan. All'orizzonte potrebbe dunque materializzarsi un testa a testa tra Himars e PHL-16...