Quando sè trovato davanti allomone, il maniaco ha forse intuito che non avrebbe potuto fare il «ganassa», come poco prima nei confronti dellindifesa messicana palpeggiata sul bus. Oddio per la verità cha anche provato ma la decisone dellautista Atm, la sua stazza, 1.91 per 110 chili, abbinate a un paio di energici scrolloni, lhanno convinto a starsene buono buono ad aspettare le manette.
Finisce così la brutta avventura capitata ieri verso le 8.30 sulla 49, che fa la spola tra piazzale Lotto e la stazione ferroviaria di San Cristoforo, a una ragazza messicana di 28 anni che dovrà ringraziare il tranviere che le ha evitato guai peggiori.
La donna è sola a bordo quando sale un ragazzo dai tratti mediorientali che, dopo averla adocchiata, decide di passare immediatamente alle vie di fatto. Con una mano le blocca un braccio e con laltra comincia «a darsi da fare». La giovane riesce a divincolarsi e correre verso lautista.
Qui ha la fortuna di incappare in Angelo Cappellano, 41 anni, sposato con due figli, un uomo buono e altruista che durante il servizio militare ha indossato la divisa dellArma: divisa difficile da smettere. Lex carabiniere accosta il mezzo, blocca le porte e chiama prima la propria centrale quindi il 112. Poi fa accomodare la povera sudamericana e va a calmare i bollenti spirito del clandestino, rimasto seduto sui sedili destinati ai disabili.
Il ragazzo capisce lantifona, cerca di squagliarsela ma luomo, forte anche del suo metro e 91 e dei suoi 110 chili, «lo convince» ad attendere larrivo delle forze dellordine. Facile immaginare come, visto che poi il sedicente palestinese dovrà passare per il pronto soccorso. E difatti al suo arrivo la volante del commissariato Bonola, lo trova già pronto a porgere i polsi alla manette. È senza documenti, racconta di essere palestinese e di essere nato il primo gennaio 89. Come detto il giovane finisce in ospedale, insieme però alla sua vittima, portata alla Mangiagalli per riprendersi dallo spavento e farsi medicare i graffi sulle braccia.
Turno finito invece per leroico conducente che ha subito ricevuto una prima telefonata del presidente dellAtm, Elio Catania che lo vuole incontrare per consegnarli personalmente un encomio. E una seconda dal comandante generale dellArma Gianfrancesco Siazzu, che ha voluto complimentarsi direttamente con il suo ex militare.
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