Disturbi sessuali per una donna su dieci Al San Carlo apre un ambulatorio ad hoc

Vi lavorerà un’équipe di medici e psicologi. Il ginecologo: «Spesso la colpa è di una malattia poco nota e difficile da scoprire»

Quando è lei a non riuscire a fare sesso. Una situazione che riguarda 10 donne su cento, il 30% delle quali diventa casta per forza maggiore. «Tutta colpa di una patologia, la Vulvodinia, quasi o per nulla conosciuta». Rivela Roberto Bernorio, il ginecologo psicoterapeuta del San Carlo che aprirà a metà novembre un ambulatorio apposito all'ospedale di via Pio II.
La nuova struttura, che dipende dall'unità operativa Ostetrico-Ginecologica diretta dal professor Mauro Buscaglia, verrà annunciata domani al San Carlo in occasione del corso d'aggiornamento «La Vulvodinia in un’ottica pluridisciplinare». L’incontro raggrupperà medici, psicologi, ostetriche e fisioterapisti. «Il trattamento di questa terapia coinvolge diversi esperti» spiega Bernorio che collaborerà con la psicologa Antonella Remoti nel nuovo ambulatorio che si occuperà in un'ottica integrata bio-psico-sessuologica della diagnosi e della cura di problemi di dolore sessuale coitale, d'impossibilità coitale più conosciuta come vaginismo e disturbi vulvari ricorrenti.
Un centro dedicato a tutto tondo alle patologie del dolore sessuale femminile. E tra queste c’è la Vulvodinia, «un dolore cronico localizzato alla vulva senza una causa attualmente identificabile che colpisce le donne in tutte le fasi del ciclo vitale».
Ma quali sono i sintomi? «Spontanei o provocati dal coito - è la risposta del ginecologo psicoterapeuta -. Includono bruciore, punzecchiamento, fitte, irritazione e dispareunia. La gravità dei sintomi varia da un leggero senso di fastidio a un forte dolore disabilitante». Cosa causa la Vulvodinia? «A provocare questa patologia, che non è una malattia a trasmissione sessuale, non è un’infezione - risponde Bernorio -. Le cause sono sconosciute anche in virtù della scarsità di ricerca scientifica sul problema».


La Vulvodinia è difficile da diagnosticare e da curare, ma all'ambulatorio in procinto d'essere aperto al San Carlo sono sicuri di poterci riuscire con trattamenti integrati: quali ad esempio l'uso di anestetici locali, applicazione topica di estrogeni in crema, anticonvulsivanti, psicoterapia comportamentale o ipnotica e terapia sessuologica. Tutte cure, prenotabili telefonicamente allo 02-40222290, accessibili tramite il servizio sanitario con il solo pagamento del ticket di una visita ginecologica.

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