Diventa legge il compromesso di Obama sui tagli fiscali

WashingtonIl compromesso tra Barack Obama e i leader repubblicani sui tagli fiscali per tutti, compresi i super ricchi, è diventato legge. La Camera dei Rappresentanti, nonostante le resistenze dell’ala progressista dei democratici, ha approvato con una larghissima maggioranza, 277 a 148, la legge che prevede l’estensione per i prossimi due anni degli sconti fiscali creati dall’era Bush. Un provvedimento già passato al Senato, che quindi è stato varato ufficialmente con la firma del presidente nel pomeriggio di ieri.
Si tratta della legge fiscale di maggiore rilievo, scrive il Washington Post, da un decennio a questa parte. Inoltre, secondo molti osservatori, questo voto inaugura formalmente una nuova fase della politica americana, che inevitabilmente sarà caratterizzata da una maggiore convergenza tra la Casa Bianca e il Congresso, dove una camera è sotto il controllo dei repubblicani. E segna una netta vittoria della strategia della Casa Bianca. L’intesa sancita qualche settimana fa tra Barack Obama e i repubblicani, freschi vincitori delle elezioni di midterm, ha fatto infuriare i “liberals“ del partito democratici.

E sono 122 deputati democratici ad aver votato contro. A loro non poteva andare giù che in quest’epoca di crisi, i tagli fiscali venissero estesi a un tre percento della popolazione americana che guadagna oltre 250mila dollari l’anno.

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