Gianluigi Viganò, ad di Dmail, azienda specializzata nella vendita per corrispondenza, è sceso all11,475% del capitale (di cui l11,12% è detenuto indirettamente tramite Banfort Consultadoria e Servicos) dal precedente 15,13%.
Anche Giancarlo Ferrario e Angelo Baiguini hanno entrambi ridotto la propria quota entro il 2% dal precedente 4,012%. Le operazioni risalgono al primo agosto, data in cui è avvenuto il passaggio ai blocchi del 10% di Dmail a Cairo Communication. Ieri il titolo in Borsa ha perso l1,42%.
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