Dna sintetico, ecco il dossier che ci spiega rischi e benefici

Tre pacchetti di regole per orientare la ricerca e l’attività delle aziende che utilizzano le tecniche che hanno permesso di costruire la prima cellula artificiale: sono contenuti nel primo rapporto sui rischi e i benefici della «vita artificiale», redatto nel 2007 da 14 esperti americani e potrebbe essere una base per l’indagine bioetica chiesta dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Gli autori del rapporto, intitolato «Genomica sintetica, opzioni per la governance», appartengono al Craig Venter institute, dove è stata costruita la cellula artificiale, al dipartimento di Ingegneria biologica del Massachusetts institute of technology (Mit) e al Centro di consulenza governativo di Studi strategici e internazionali (Csis).
Il primo pacchetto di regole riguarda le aziende che producono Dna sintetico (54 nel mondo nel 2007) e prevede, per esempio, che dovrebbero essere tenute ad utilizzare uno speciale software in grado di esaminare le richieste di forniture, in modo da individuare quelle che si riferiscono a Dna potenzialmente pericoloso.
Il secondo gruppo di regole riguarda il controllo e le regole dei sintetizzatori di Dna e dei reagenti utilizzati per realizzare materiale genetico artificiale.
Il terzo, infine, prevede corsi nelle università relativi ai rischi e alle regole da seguire in queste nuove tecnologie ed una revisione degli esperimenti, ad esempio potenziando il ruolo dei comitati per la biosicurezza nell’identificare i test ritenuti più rischiosi.
Due giorni fa il presidente Barack Obama ha reagito con prontezza all’annuncio sulla creazione di una cellula artificiale chiedendo ad un gruppo di esperti di studiare i benefici pratici di tale scoperta e valutare nello stesso tempo con grande attenzione i problemi morali connessi.
Il presidente Obama, definendo una «pietra miliare» la costruzione in laboratorio della prima cellula artificiale controllata da un Dna sintetico (avvenuto nell’istituto del primo «mappatore» del genoma umano Craig Venter), ha chiesto ai membri della Commissione presidenziale per lo Studio delle questioni bioetiche di «considerare i potenziali benefici medici, ambientali, sulla sicurezza e su altri settori di ricerca» analizzando però nello stesso tempo «gli appropriati confini etici ed i rischi identificabili in materia di salute e in altri campi». Obama ha chiesto alla commissione di studiare anche il modo di «minimizzare tali rischi».
Obama ha chiesto alla commissione bioetica - composta di esperti in scienza, religione, politica e valori etici - di dare la massima priorità allo studio e di completare un rapporto nell’arco massimo di sei mesi.


Il presidente americano ha sottolineato, nella sua lettera alla commissione bioetica, che la scoperta annunciata può spalancare la porta a importanti benefici come la possibilità di accelerare lo sviluppo dei vaccini.

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