da Rho (Milano)
Costretti a suon di botte a fumare hashish: è successo laltra sera in un comune del circondario di Rho, alle porte di Milano, a due ragazzini di 12 e 13 anni. Ad obbligarli un paio di studenti di 14 e 15 anni poi denunciati per violenza privata e induzione alluso di stupefacenti. «Una sorta di nonnismo scolastico hanno spiegato i carabinieri . Ma quello che preoccupa ancor più è il fatto che questi ragazzi non abbiano la percezione dei reati di cui si macchiano».
Lepisodio è accaduto poco prima delle 19 vicino allistituto tecnico frequentato dai due bulli, che avevano deciso di «svezzare» i ragazzini alunni di una media del quartiere. Questi ultimi si trovavano nei pressi della loro scuola, quando sono stati avvicinati dai teppisti. Dapprima li hanno bollati come «lattanti», poi sono passati agli insulti più pesanti. Le vittime hanno tentato di allontanarsi per tornare a casa, ma gli studenti più grandi li hanno aggrediti e picchiati, costringendoli a seguirli in un parco pubblico poco distante, a quellora pressoché deserto.
E, una volta al riparo da occhi indiscreti, li hanno rapinati dei soldi che avevano in tasca, per passare infine al «battesimo» del fumo. Dopo aver preparato un «cillum», una sorta di pipa con lhashish, colpendoli con violenza e sghignazzando, li hanno costretti a fumare. Le vittime, per non subire altre violenze, hanno fatto qualche tiro cercando di respirare il meno possibile. Soddisfatti della bravata i balordi si sono allontanati, sicuri che le vittime non avrebbero mai raccontato a casa di aver fumato hashish.
Invece è accaduto lesatto contrario e subito i genitori li hanno accompagnati per la denuncia, presso la stazione dei carabinieri. Una breve indagine ha consentito ai militari di individuare i due aggressori, figli di famiglie «perbene».
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