Serenità traspare, da fonti interne al Tar del Lazio, a poche ore dalla valutazione dei ricorsi elettorali. Domani, davanti alla II sezione bis, presieduta da Eduardo Pugliese, saranno esaminati i ricorsi proposti dal Pdl, dal consigliere regionale uscente del centrodestra Fabio Desideri, e dal candidato presidente «escluso» Roberto Fiore (Forza Nuova). E saranno esaminati anche alla luce del decreto legge cosiddetto «salva-liste». I giudici, poi, valuteranno anche un ulteriore elemento: quello della richiesta di invio del decreto legge alla Corte costituzionale perché ne valuti la costituzionalità, così come chiesto ieri dal Movimento difesa dei cittadini, con un atto di intervento in giudizio per contrastare il ricorso proposto dal Pdl contro la sua esclusione dalla competizione elettorale regionale nel Lazio. Dal Tar si conferma, inoltre, quello che è trapelato nella tarda serata di venerdì: nellesame dei ricorsi elettorali saranno valutate le interpretazioni legislative effettuate, alla luce delle leggi e delle interpretazioni sul tema elettorale già patrimonio della giurisprudenza, e calandole nel caso concreto. Si valuterà «con serenità e obiettività, comè dovere della magistratura in genere e di quella amministrativa nel caso particolare», confermando che la questione «non è di poco conto».
Intanto ieri è stato estratto, alla presenza dei delegati di lista, lordine con il quale i simboli delle liste provinciali di Roma appariranno sulla scheda elettorale delle prossime regionali del Lazio. Nellelenco non è compreso il Pdl, che allo stato delle cose non risulta ammesso alla competizione.
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