Domenica da appiedati tra feste e polemiche

Domenica da appiedati tra feste e polemiche

Tutti a piedi o in bicicletta per la prima domenica ecologica dopo l’estate. Il bel tempo e il caldo della mattinata di ieri hanno sicuramente spinto i cittadini a godersi una giornata «diversa», mentre la pioggia del primo pomeriggio avrà intimorito i più pigri. Sono stati trecentomila, secondo Lega Ambiente, i romani che hanno lasciato l’automobile per vivere a piedi la città.
Presi d’assalto i centralini dei vigili urbani per avere informazioni sulle zone off limits ad auto e moto. Per otto ore, dalle 10 alle 18, sono stati chiusi al traffico il centro storico compreso nella Ztl, il settore «G» di Trastevere, via Fori Imperiali e alcune piazze e strade di 13 municipi. Molto gettonate alcune iniziative proposte ai Fori Imperiali, in particolare le gite in bicicletta nel Parco dell’Appia antica e nel Parco della Caffarella e le aree pedonali di via Tiburtina e piazza Bologna.
Il primo cittadino Walter Veltroni sottolinea il successo dell’iniziativa commentando gli ultimi dati sull’inquinamento: «I provvedimenti anti-smog adottati in questi anni hanno prodotto una costante diminuzione dell’inquinamento atmosferico, come segnalano i dati delle centraline dell’Arpa: nel 2005, infatti, la stazione di rilevamento di Fermi ha segnalato 86 superamenti contro i 139 dello stesso periodo del 2004. Dunque, ben 53 giorni liberi da smog».
Sono dure, invece, le critiche del vice presidente del consiglio comunale Fabio Schiuma, che considera le domeniche ecologiche degli inutili palliativi: «Il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli ha da tempo stanziato milioni di euro a favore degli enti locali per combattere il fenomeno dell’inquinamento.

Invece di spendere soldi per iniziative propagandistiche che non vanno alla radice del problema, il sindaco Veltroni e la giunta tutta, perseguano politiche più serie, ad esempio l’incentivazione per l’utilizzo di carburanti non inquinanti e la diffusione dell’utilizzo di motorini elettrici, controlli severi sui gas di scarico e, soprattutto, la costruzione dei parcheggi di scambio che incentivino il cittadino all’utilizzo del trasporto pubblico, meglio se, nel centro storico, composto da piccoli bus elettrici».

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