Penultimo appuntamento prima dell’europeo per l’Italia di Roberto Donadoni e prova «quasi» generale per i 21 azzurri che nello stadio Valero di Elche, questa sera alle 22 (orario insolito per noi ma «prime time» in Spagna) affronteranno le furie rosse del ct Luis Aragones. Donadoni, che non pensa al contratto ma che dell’assenza di un futuro sicuro subisce comunque il peso, guarda con un certo timore alla sfida con la Spagna che è imbattuta da un anno e mezzo. E farebbe anche carte false l’ex milanista per tornare a casa con una vittoria che manca all’Italia dal lontano 27 marzo 1949 (3-1 con gol di Lorenzi, Carapellese e Amadei). «È da allora che non vinciamo in Spagna?», il commento stupito del tecnico azzurro. «Beh, vediamo di farcela, però non è tanto il risultato che mi interessa quanto la prestazione dei ragazzi. Il gruppo è questo, non ancora definitivo, però molto vicino a quello che andrà agli europei». Non lo dice, ma sotto osservazione tiene ancora Del Piero, Dainelli e forse anche Cassano, gli unici che potrebbero entrare all’ultimo momento ma è difficile capire chi potrebbe lasciare loro il posto. E sul fantasma di Lippi costantemente associato alla sua panchina (con Riva che dice: «Non mi stupirei se tornasse»), Donadoni va giù piatto: «Ci convivo molto serenamente e se dovessimo perdere, sarebbe troppo facile ricondurre la sconfitta alla presunta confusione del mio contratto». Poi incassa con un sorriso i complimenti di Aragones (che ha ancora il dubbio di Fernando Torres acciaccato), ma mette le mani avanti sull’indicazione del suo rivale secondo il quale gli azzurri con la Francia sono i favoriti per la vittoria finale dell’europeo.
«Se si fa un sondaggio tra i media e la critica - afferma Donadoni -, credo che questo pronostico venga naturale. Però attenzione, tra dirlo e renderlo un fatto concreto, di mezzo ci passa parecchio». Diplomatico ma anche un po’ bugiardo il nostro ct che comunque, per assuefarsi al clima europeo, ha deciso di dare agli azzurri gli stessi numeri di maglia del mondiale. Si rivede allora Materazzi, assente dallo scorso agosto per l’infortunio patito in Ungheria, col 23, Pirlo col 21, Zambrotta col 19, Gattuso con l’8 e via via tutti gli altri. Questa sera spazio allora a un 4-1-4-1 con De Rossi davanti alla difesa, Camoranesi e Di Natale larghi sulle fasce dietro a Toni unica punta. Nella ripresa ci sarà spazio per sei cambi.
SPAGNA-ITALIA
Ore 22, Elche (diretta Rai1)
SPAGNA (4-1-4-1): Casillas; S.
ITALIA (4-1-4-1): Buffon; Panucci, Cannavaro, Materazzi, Zambrotta; De Rossi; Camoranesi, Pirlo, Perrotta, Di Natale; Toni. All.: Donadoni.
Arbitro: Stuchlik (Austria)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.