Paolo Marchi
Cè un problema Totti perché gli interessi dellItalia e quelli della Roma sono opposti tra loro. Brucia l1-1 di Napoli con la Lituania e brucia ancora di più il 3-1 con la Francia: un punto appena e la coppia Scozia-Francia a +5. Donadoni, sullaereo che ha riportato gli azzurri a casa, ha parlato chiaro: «Ci sono ancora 30 punti in palio, se si desidera celebrare dei drammi dopo appena due incontri su dodici lo faranno gli altri, io no. Non ero venuto a Parigi per perdere e le critiche mi lasciano indifferente, però se i vari Del Piero, Totti e Toni erano disponibili, qualcuno crede che non li avrei utilizzati?». Traduzione: non sono né masochista né stupido.
In un paese normale forse non accadrebbe, in Italia sì. Dopo un mese di lavoro, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, è dovuto intervenire per difendere, quasi confermare, il neo-ct: «Donadoni ha la fiducia della Federcalcio e dello sport italiano. Sono ottimista». Medesimo messaggio lanciato dal commissario Figc Guido Rossi: «Donadoni dimostra serietà, tranquillità e sicurezza e conferma le doti per guidare la nazionale». E col tecnico si sono schierati anche i giocatori che hanno fatto sapere che non lo mollano e che loro non mollano. Non solo: non sarebbe piaciuto ai più latteggiamento di Cassano, scaricato come un corpo estraneo.
Scoprire chi è Cassano senza pallone tra i piedi equivale a perdere tempo. Meglio pensare a Totti che il tecnico vorrebbe riavere già a ottobre, il 7 con lUcraina a Roma e l11 in Georgia: «Ha detto che tornerà nel 2007? Con me Totti aveva detto cose diverse da quelle dette in pubblico. Gli telefonerò perché laccordo era di sentirci passo dopo passo come telefonerò a tutti gli altri, perché non vorrei che si pensasse che esiste solo Totti. I problemi, nei due impegni iniziali, sono nati da un deficit di condizione e se sulla palla arrivi sempre in ritardo... Parlerò con chi non cera perché lItalia ha bisogno dei suoi campioni. Manca un mese ai prossimi appuntamenti, per allora conto di recuperarne due o tre. Senza scordarci che sarà cresciuta la condizione fisica generale».
Su Totti ne vivremo delle belle perché il 27 settembre festeggerà i trentanni e lui proprio non vuole impegnare le energie residue per la nazionale, almeno non nellavvio delle qualificazioni, sarebbe uno spreco nei confronti della Roma.
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