Donna si uccide con un coltello: da tempo assumeva psicofarmaci

Il corpo senza vita di una donna di circa 40 anni è stato trovato ieri intorno alle 13 in un appartamento di via Salento, vicino piazza Bologna. Dopo aver vagliato diverse ipotesi nel corso della giornata, alla fine gli inquirenti hanno ricostruito la dinamica del decesso: la donna, architetto, si sarebbe suicidata all’alba prima tagliandosi le braccia con delle lamette e poi dandosi una coltellata alla giugulare, il tutto mentre si trascinava all’interno della sua abitazione. La morte alla fine è avvenuta in cucina per dissanguamento. A scoprire l’accaduto è stata la suocera, avvisata dal figlio che non era riuscito per tutta la mattina a mettersi in contatto con la moglie. La coppia da qualche giorno stava attraversando un periodo difficile: a causa dei frequenti litigi, infatti, il marito aveva preferito allontanarsi e si era trasferito in una casa del litorale laziale. L’architetto era depressa e da tempo assumeva psicofarmaci, che sono stati rinvenuti sul posto. Ad avvalorare la tesi del suicidio è stata la mancanza di segni di effrazione alle porte e alle finestre. In più non risultavano segni di colluttazione nell’appartamento e le scie di sangue non sono state calpestate: tutti questi fattori lasciano ragionevolmente pensare che la donna fosse sola al momento della morte.

Le indagini comunque continuano e sono affidate ai Carabinieri del nucleo operativo e della compagnia Parioli. Sul posto ieri è giunta anche il pm Katia Sommaria, che si è trattenuta per pochi minuti e non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione ai giornalisti presenti.

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