E dopo la Scala politici, modaioli, starlette tivù, imprenditori e manager si attovagliano stremati dalle cinque ore di Wagner. Cene diverse che ridisegnano la geografia del potere ed è facile vedere chi sale e chi scende a seconda della tavola scelta. Istituzionale quella di Letizia Moratti nel ridotto della Scala. «Un autogrill» dice chi mangia in piedi a buffet. Anche se la Moratti un tavolo riesce a trovarlo e siede con il marito Gianmarco e qualche ospite. Più in là il vicesindaco Riccardo De Corato, accompagnato dal figlio Marzio con fidanzata, familiarizza con il nuovo questore Alessandro Marangoni e signora. La novità è il tavolo dei leghisti con Matteo Salvini e Giulia (avvocato, veste Lorenzo Riva fresco Ambrogino), lassessore Alessandro Morelli con fidanzata, il vicepresidente della Regione Andrea Gibelli e una giovane e bella dallillustre casato. Si scherza (ma non troppo) di nuove giunte più «verdi». Salvini invita la Moratti e lei lascia Gianmarco per sedere e continuare a scherzare con loro. Il patto con la Lega si cementa anche a tavola. Abito dorato per Darina Pavlova che incontrò Berlusconi in Sardegna. Ci sono Giulio Gallera, Manfredi Palmeri con lelegantissima Maddalena Di Mauro, Stefano Di Martino, gli assessori Gianni Verga, Luigi Rossi Bernardi, Massimiliano Finazzer Flory in Armani come la moglie Monica. Alla Società del Giardino, gli sponsor ospitano 400 invitati. Ci sono il sovrintendente Stephane Lissner, il maestro Daniel Barenboim, i cantanti. Il finanziere Francesco Micheli, Fiorenzo Tagliabue (cda della Scala) e Gillo Dorfless. A fianco della Scala il «Marchesino», creatura di Gualtiero Marchesi, serve un risotto allo zafferano per 24 euro. E da qui parte anche il catering per la cena di trenta persone a casa di Corrado Passera, ad di Intesa San Paolo e Giovanna Salza vestita Luisa Beccaria.
Finita la Milano da bere, quella da sorseggiare si ritrova al Baretto di via Senato. La stella è Valeria Marini che ancheggia a fatica, ma divina tra tavoli e velluti fasciata in un abito della sua collezione Seduzioni diamond e velo nero in testa. Siede con il presidente del tribunale Livia Pomodoro e la marchesa Marta Brivio Sforza in Valentino. Preziosi Scavia e abito Lorenzo Riva per Daniela Javarone che racconta di quando portò in società un Umberto Bossi praticamente sconosciuto. Ci sono Giancarlo Giavardi e lattore Beppe Convertini. Abito da sirena e collier di Boucheron blu per Marinella Di Capua in Renato Balestra seduta a fianco di Adriano Teso e Laura Morino in bronzo Curiel. Incontenibile Lella Curiel in verde che, dopo essersi divisa con Lorenzo Riva i vestiti delle gran dame, ora gareggia con lui a onorificenze. Riva se ne va tardissimo, dopo una serata da mattatore, col mantello e portandosi via una flute di champagne («Per il viaggio. Lautista guida, io bevo»). Con la nuova fidanzata Eva Leitgeb (Curiel petrolio) lex assessore e oggi presidente di Infrastrutture lombarde Giovanni Bozzetti che chiacchiera con Saverio Moschillo e lo stilista John Richmond. La moda gli manca. Gabriella Dompé ha smoking Larusmiani disegnato da Liborio Capizzi.
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