Il doppio lavoro dei poliziotti arruolati dai boss: tre in manette

Ci sono anche tre agenti della polizia Stradale, tra i prestanome del superkiller dei Casalesi Giuseppe Setola, arrestati ieri dalla Dia di Napoli. E perdipiù almeno uno di loro faceva pure il terzo «lavoro»: «buttafuori» nella discoteca «El divino», ad Agnano, di proprietà di Luigi Russo, fratello di Ferdinando, considerato dagli inquirenti fedelissimo del boss latitante dei Casalesi Michele Zagaria. Proprio lui avrebbe messo a disposizione di Setola e dei suoi uomini locali nei quali si tenevano incontri di pianificazione di agguati, dove ci si vedeva prima dei raid o in cui si trovava rifugio. Dalle indagini è emerso che una decina di poliziotti lavoravano nella discoteca «El Divino», ora sequestrata, quando erano liberi dal servizio: non sono indagati ma, nei loro confronti, sarà avviato un provvedimento disciplinare. Nell’ordinanza di custodia cautelare ci sono numerose intercettazioni dalle quali si evince, per esempio, che lo scorso febbraio, in occasione dello spettacolo di San Valentino al quale partecipò l’impresario dei vip Lele Mora, i gestori del locale gli pagarono una stanza in un lussuoso albergo al prezzo di mille euro.

Conversando tra di loro, espressero malumore temendo che le spese sostenute superassero i guadagni della serata. In tutto le ordinanze di custodia cautelare sono dieci. Sequestrati poi beni per svariati milioni di euro.

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