Quando i droni sorvolano le reti idriche e i robot governati dall'AI si muovono per il riconoscimento dei rifiuti, significa che il futuro è più vicino di quanto si possa pensare. Anzi, è già al lavoro. È questo il messaggio con cui ACEA, attiva da 116 anni, si è presentata alla 42ª Assemblea Annuale dei Comuni italiani, l'ANCI, portando al centro del confronto con i sindaci un modello di gestione dell'acqua, ma non solo. Tramite le sue società infatti eroga servizi primari ormai ai cittadini di 13 regioni in Italia.
A Bologna, nello spazio espositivo di 100 metri quadri allestito dal Gruppo, visori 3D, ledwall immersivi e soluzioni digitali hanno mostrato come l'adozione di robot, droni e sistemi di intelligenza artificiale siano già attivi per agevolare la transizione idrica nei territori. Tutto questo è il frutto di una strategia industriale che vede ACEA primo operatore idrico in Italia e secondo in Europa non solo consolidare la propria presenza in otto regioni, dopo il recente sbarco in Liguria e Sicilia, ma anche programmare un piano di investimenti da 4,7 miliardi di euro entro il 2028. Tra le tecnologie di ultima generazione presentate, un ruolo speciale lo occupano i droni per il monitoraggio aereo di siti industriali e spazi confinati, capaci di incrementare la sicurezza degli operatori e di individuare criticità difficilmente rilevabili con i metodi tradizionali. Si affiancano i sistemi di AI per il riconoscimento dei rifiuti e i modelli di manutenzione predittiva: strumenti avanzati che permettono di anticipare guasti, ottimizzare gli interventi e garantire continuità operativa alle infrastrutture idriche ed elettriche. Il tutto per migliorare l'efficienza produttiva e la sicurezza delle persone.
Il percorso immersivo dell'Acea Virtual Tour, grazie ai visori 3D, ha invece permesso ai visitatori di entrare virtualmente negli impianti dedicati al riciclo, alla rigenerazione delle plastiche e alla produzione di energia dagli scarti. Un viaggio che ha raccontato come i rifiuti si trasformano in risorse, promuovendo trasparenza, innovazione e cultura ambientale.
Ad accogliere i visitatori c'era Albert, il robot umanoide che affianca i tecnici nelle attività quotidiane di controllo e manutenzione delle reti elettriche e idriche: un esempio concreto di integrazione tra intelligenza artificiale e professionalità umane. Ma Acea è protagonista con progetti relativi anche alle infrastrutture elettriche. Tramite Areti la società del Gruppo che gestisce la distribuzione elettrica a Roma ha presentato le ultime soluzioni per l'illuminazione pubblica e artistica. L'impegno di ACEA non si è limitato all'esposizione delle tecnologie.
Due giornate sono state dedicate a seminari che hanno coinvolto gli amministratori locali: "La gestione idrica, le sfide dei territori e dell'innovazione" e "Le città del domani non saranno smart, saranno agili energicamente". Mentre venerdì l'amministratore delegato Fabrizio Palermo ha fatto un intervento dal titolo "Europa, modello PNRR: risorse per i comuni che sanno investire".