Politica

Ds e Dl si spaccano, la sinistra perde Rovereto

Divisioni anche negli altri Comuni trentini ma l’Unione vince in Sardegna e a Merano

da Milano

La divisione tra Margherita e Ds ha affondato il centrosinistra a Rovereto. Mentre è stata vittoria netta dell’Unione in Sardegna e a Merano. Eclatante il caso di Rovereto (seconda città del Trentino, in cui è la spaccatura del centrosinistra a concedere la poltrona di sindaco al candidato di centro Guglielmo Valduga. Divisione percepita anche in altri due comuni trentini, Arco e Baselga di Pinè, dove alla fine è stato comunque il centrosinistra ad avere la meglio. E a Tione e Villa Lagarina, infine, i due sindaci vincenti sono espressione della sinistra.
Particolarmente interessante il test di Rovereto, sia per la dimensione del Comune sia per il suo ruolo di precursore a livello locale delle divisioni tra Margherita e Ulivo emerse proprio in questi giorni a livello nazionale, una spaccatura che nel comune in questione era già nell’aria durante l’ultima parte della legislatura. Tra il sindaco della Margherita, Roberto Maffei, e gli esponenti di Rovereto Insieme (lista formata da Ds e da altri soggetti della sinistra) non c’era mai stato grande feeling, e alla scadenza del mandato i diessini avevano reclamato un altro candidato sindaco. A quel punto la sfida si era spostata tra Margherita (appoggiata da Verdi e autonomisti) e il candidato del centro, appoggiato da Sdi e da altre forze laiche. Risultato: forte astensionismo e la vittoria di Guglielmo Valduga, sostenuto da due liste civiche, dal centro e da Sdi.
Vittoria del centrosinistra a Merano, con il 58,4 per cento di voti al candidato della Svp Gunther Januth. In Sardegna è sempre il centrosinistra a conquistare la provincia di Olbia-Tempio e i comuni di Iglesias, Sestu e Porto Torres. E il successo di Pietrina Murrighile alla Provincia sullo sfidante della Cdl Livio Fideli porta a sette su otto il numero delle Province sarde in capo all’Unione. Vittoria sul filo di lana per il neosindaco di Sestu, grosso centro del cagliaritano, dove solo una manciata di voti hanno diviso i due candidati alla fine del primo turno. Eletto Aldo Pili appoggiato da cinque liste del centrosinistra: 50,9 per cento di voti contro il 49,1 di Michele Cossa, deputato dei Riformatori ex sindaco della città. Più netta invece l’affermazione dell'Unione e dei Sardisti a Porto Torres, comune del sassarese reduce da una gestione commissariale dopo il naufragio della precedente giunta di centrodestra. Lì, il nuovo sindaco è Luciano Mura, che ha battuto al ballottaggio il candidato centrista Tonino Tanda, già staccato al primo turno di 11 punti.

A Iglesias cala il sipario sull’egemonia dell’Udc: Giulio Steri (centrodestra) prende una batosta dallo sfidante Pierluigi Carta, che diventa sindaco con il 55,5 per cento dei consensi.

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