Torino - Dalla finestra della camera da letto i binari della Torino-Milano sembrano rincorrersi all’infinito. Via Stradella 148, caseggiato popolare di periferia esempio classico di architettura anni Cinquanta. Antonello Mulas abita al terzo piano, con lui la moglie Paola e i figli Robin e Samuele. Antonello ha 43 anni, gli ultimi venti li ha trascorsi in Fiat. «Settore logistica», sottolinea con un sorriso. «Secondo turno fisso, ogni giorno dalle 14 alle 22. Così da una vita». La moglie Paola, 33 anni, è impiegata all’Asl. «I figli vanno ancora a scuola», spiega. «Robin, il maggiore, ha 16 anni e frequenta la prima classe dell’Istituto tecnico informatico. Samuele di anni ne ha 8 ed è in terza elementare». Quattro in famiglia e due stipendi. «Ma arrivare a fine mese è dura, mi creda».
Secondo turno fisso, in fabbrica fino alle 22. Quando la sera ritorna a casa i suoi figli staranno già dormendo?
«Accade spesso. Il turno fisso non è il massimo, ma mi consente di percepire 100 euro in più al mese».
A quanto ammonta il suo stipendio mensile?
«Mille e duecento euro, senza il turno fisso mi fermerei a 1.100 euro».
E sua moglie?
«Stipendio è leggermente più alto del mio, lei guadagna 1.350 euro».
Totale: 2.550 euro al mese. Ma...
«Ma è dura arrivare a fine mese, le spese sono tante».
Spese tante, a partire dalla casa.
«La casa è di proprietà, circa 70 metri quadrati. Paghiamo un mutuo mensile di 450 euro, neppure tanto. A farci impazzire sono le spese condominiali: 1.600 euro l’anno, 400 a trimestre».
E poi ci sono le bollette, vero?
«Già. Il riscaldamento ci costa 1.800 euro l’anno, poi ci sono luce, gas, telefono e spazzatura. Questo mese per le bollette abbiamo già tirato fuori 450 euro, ma entro il 31 gennaio la cifra salirà ancora: ci sono i 118 euro del bollo auto».
L’automobile, altra spesa.
«Ho una Fiat Punto acquistata sei anni fa, avremmo bisogno di una seconda auto ma non possiamo permettercela. Solo per la Punto paghiamo 450 euro l’anno di assicurazione e 150 euro al mese di benzina».
Niente auto per sua moglie. Quindi, mezzi pubblici?
«Al mattino la accompagno io in macchina, nel pomeriggio c’è il pullman che la riporta a casa. Un euro al giorno per cinque giorni alla settimana, vuol dire 20 euro al mese».
Anche i figli in pullman?
«No, ma le loro spese sono altre».
Iscrizione a scuola, libri e zainetti?
«Esatto. Libri e iscrizione ci costano 250 euro l’anno per tutti e due, poi c’è la mensa scolastica per il minore: 102 euro al mese».
E poi c’è il tempo libero. Sport, palestre, corsi?
«Robin frequenta la scuola calcio: l’iscrizione, a inizio stagione, ci è costata 400 euro».
Non abbiamo ancora parlato dei generi di prima necessità.
«Per la spesa viaggiamo sui 200 euro a settimana, 800 al mese. Ma non basta mai, a metà settimana il frigo è già vuoto. E allora bisogna andare a comprare di nuovo qualcosa: pane, uova, da bere. E vanno via altri 20 o 25 euro».
E a questo punto di soldi per andare fuori a cena ne restano davvero pochi...
«Cena fuori? Se andiamo una volta l’anno a mangiare la pizza tutti insieme è già tanto. Se fa il conto di tutte le spese elencate superiamo sicuramente i 2 mila euro».
Sì, la spesa complessiva mensile ammonta a circa 2.300 euro. Centesimo più, centesimo meno. Quindi è meglio non parlare di viaggi e vacanze.
«Viaggi, vacanze? Magari. Il capodanno l’abbiamo trascorso qui a Torino, in casa. E per quanto riguarda le vacanze estive, ce ne andiamo tutti gli anni in Sardegna dai miei genitori. Altre mete non possiamo permettercele».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.