Ariela Piattelli
Luciano Salce fa parte di quella schiera di registi che hanno contribuito in modo decisivo a costruire la storia del cinema italiano, oscurati dai grandi nomi dei «maestri» che hanno reso celebre il nostro cinema in tutto il mondo quali Rossellini, De Sica, Fellini e Visconti.
Giovedì e venerdì a Luciano Salce sarà dedicata la rassegna «Lultimo sberleffo» alla Casa del Cinema. Saranno proposti al pubblico otto titoli importanti della sua cinematografia, tra cui «Il Federale» (giovedì alle 15.30), forse il suo film più noto con un Tognazzi straordinario, e «Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno» (venerdì alle 21), che diede inizio alla collaborazione tra il regista e Paolo Villaggio: a questa pellicola, insieme al futuro Fantozzi, partecipò la giovanissima Eleonora Giorgi. «Ho incontrato Luciano Salce quando avevo diciotto anni - racconta la Giorgi -. Lavorai con lui per Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno, un film molto particolare, con elementi di grande delicatezza. Luciano a quei tempi mi faceva un po paura, perché quando si è giovani a volte lironia spaventa. Poi lo conobbi meglio, era un uomo così dolce ed oggi conservo uno splendido ricordo di lui». E tra gli amici che lo ricordano c'è Lina Wertmuller, la quale sottolinea la grande qualità di Salce, lironia «stile british». Anche se Salce riuscì attraverso i suoi film a descrivere levoluzione della società italiana, per molto tempo è sceso il silenzio sulla sua personalità: «Io non credo che Luciano sia stato dimenticato, credo piuttosto che lui abbia impostato la sua vita per non essere ricordato - spiega Paolo Villaggio -. Luciano è stata una tra le persone più intelligenti che abbia mai incontrato in vita mia. Era un vanitoso, eppure non si dava mai delle arie.
Tra gli altri film in rassegna segnaliamo El Greco (giovedì alle 19) e Io e Lui (venerdì alle 19) con Lando Buzzanca. Ingresso libero.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.