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Due mesi di fatica per scrivere il discorso

Obama oggi leggerà un testo scritto dal ventisettenne Jon Favreau sui tavoli di Starbucks, tra sottofondo di musica pop e tripli caffè

Due mesi di fatica per scrivere il discorso

Obama oggi leggerà un discorso nato sui tavoli di Starbucks, tra sottofondo di musica pop e tripli caffè. C'ha messo due mesi a scriverlo Jon Favreau, il ventisettenne che da quattro anni scrive tutti i discorsi dell'ex senatore diventato presidente. Tre stesure, rilette, tagliate, allungate, viste e riviste: questo è un discorso unico, diverso, storico. Più di quello della sera del 4 novembre, più di ogni altro. Da un presidente che ama le parole e ha costruito una carriera politica su un discorso, quello fatto alla Convention dei democratici del 2004, l'America si attende parole che resteranno.

Ma le sfide che Obama, il giovane Favreau e lo stratega politico David Axelrod hanno dovuto considerare nel preparare il discorso sono state molte. Il nuovo presidente, subito dopo aver giurato, dovrà volare alto per ispirare il paese, ma nello stesso tempo frenare le aspettative eccessive. Il tema centrale sarà quello dell'unità e si ispirerà ad Abramo Lincoln, che riunì l'America dopo la Guerra civile. Le altre citazioni saranno quelle di Martin Luther King e di Franklin Delano Roosevelt. Jon Favreau sa che il tema della razza sarà obbligatorio e sa che il richiamo al presidente del New Deal in un momento di crisi economica è fondamentale.

Sul computer del ragazzo prodigio per mesi ci sono state le indicazioni volute dal presidente per il discorso: un messaggio breve, tra i 15 e i 20 minuti, basato sul concetto che «l'America è stata creata sulla base di certi ideali che è giunto il momento di recuperare». Il resto è stato ispirazione, preparazione, ossessione. Per metterlo giù, Favreau ha letto tutti i discorsi pronunciati dai presidenti il giorno dell'insediamento, ha appuntato tutte le frasi storiche, poi s'è studiato tutti i lavori di Peggy Noonan, la speechwriter di Ronald Reagan.

Si sono anche incontrati, lei parlava, lui prendeva appunti.

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