Dopo due secoli, Ivrea si prepara alla battaglia con le arance

Una volta erano i fagioli le armi preferite degli agguerriti eporediesi che da più di duecento anni combattono strenuamente a colpi di arance. A Ivrea, la battaglia delle arance che prende vita domenica fino a martedì, è un appuntamento fisso che, in occasione delle feste carnascialesche, si rinnova conservando intatto lo spirito ludico, giocoso, ma anche tradizionalista della rappresentazione storica. Il Carnevale di Ivrea è un’occasione per gli abitanti di diventare protagonisti di un autentico spettacolo. Secondo la tradizione, il conte Ranieri di Biandrate pretese di esercitare lo jus primae noctis anche con Violetta, la figlia del mugnaio; lei, contraria, gli mozzò la testa con un pugnale mostrando l'arma ai concittadini. Da lì una rivolta popolare per distruggere la dimora del tiranno.
La Battaglia delle Arance è una delle più suggestive rappresentazioni dell’insurrezione popolare che, oltre a recuperare brani della storia locale, miscela folklore e costumi della tradizione; da una parte gli aranceri suddivisi in 9 squadre che a piedi rappresentano il popolo sceso in campo contro il Generale e il suo seguito. Asso di Picche, Morte, Scacchi, Arduini, Diavoli, Mercenari, Pantere, Credendari e Tuchini, sollevati dalle ire della Mugnaia si scontrano colpendo i nemici con arance nizzarde, ma non solo.

Con il «berretto frigio» i combattenti, tutti muniti di un distintivo di riconoscimento, dopo la sfilata si affronteranno in Piazza Ottinetti su fronti opposti: da una parte gli equipaggi del carro, come rappresentanti del potere, e dall’altra gli aranceri a piedi, simbolo della libertà di un popolo. Info carnevalediivrea.it.

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