E ALLORA CACCIAMO PREZIOSI

Massì, ho cambiato idea. Viva Cosmi, cacciamo Preziosi. Anzi, facciamola anche meglio: aspettiamo che il presidenti ingaggi Guidolin, poi compri qualche giocatore, e appena si ritrovano per il raduno, andiamo là, fischiamoli, insultiamoli, cacciamoli da Genova, questi signori che vengono anche a elemosinare un caffé. Intanto cosa ci vuole a trovare un altro presidente come Preziosi? Mettiamo un annuncio su Secondamano e aspettiamo le telefonate. Tutt’al più ci sarà sempre lui, Serse Cosmi, il genoano fin nel midollo, che venderà la sua Porsche proletaria e comprerà il Genoa. Certo, è più facile trovare un nuovo presidente che non un allenatore che vinca il campionato di serie B con Stellone e Milito, Lazetic e Tosto, Lamacchi e Zanini, con Italiano in panchina e Makinwa tra gli scarti, pur se rendendo l’ultima giornata contro il Venezia già retrocesso un’occasione ghiotta per i soliti malpensanti.
Mi sia concessa almeno l’ultima domanda del condannato a cambiare idea: ma se Milito non avesse buttato dentro quell’ultima perla, cosa avremmo detto? Ah, già. Che i giocatori non ci hanno messo l’anima e che capiranno per i play off chi è il loro allenatore. Devo ancora fare un appello. A tutti quei genoani che si scambiano impressioni sul «muro» del sito grifoni.net, quelli che non sempre mi trovano d’accordo. Ho notato che una volta tanto anche loro, quasi all’unanimità, sono schierati nel concedere fiducia a Preziosi al grido di «Cosmi o Guidolin, battö ö belin» (cito il passaggio di Capdan che sottoscrivo a occhi chiusi). A loro rivolgo l’invito a chiedersi perché mai dovremmo essere grati a Preziosi. In fondo ci ha solo salvati dal fallimento, dalla serie C e ora riportati in A.

E non mi rispondano come ha fatto Ravenna Rossoblù ponendomi un altro dubbio: «Non ricordo se Scoglio dopo di noi è andato all’Arsenal, al Real Madrid o al Liverpool». Tanto non cambio idea. Non l’ho mai cambiata. Sono genoano, non cosmiano, scogliano o bagnoliano.

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