nostro inviato a Salsomaggiore
Complici i «bagordi» della sera prima, la conferenza stampa di chiusura di Miss Italia 2005 comincia con oltre unora di ritardo. Nessuno dei relatori pensa bene di scusarsi, e così la parola passa subito a Patrizia Mirigliani, organizzatrice di Miss Italia: «È stata unedizione fantastica dove ha funzionato tutto per il meglio. Anche gli indici dascolto sono stati da record».
Dopo di lei prende la parola Carlo Conti, anche lui entusiasta. È poi la volta di un capostruttura Rai per nulla persuaso che quattro ore e mezzo a trasmissione (moltiplicate per quattro puntate, più un «dopo miss» finito addirittura alle 2 di notte) rappresentino un tempo umanamente intollerabile anche per il più stakanovista dei telespettatori: «Gli ascolti ci danno ragione, quindi proseguiremo sulla stessa strada». Al che, perfino Carlo Conti, azzarda timidamente: «Certo che se potessimo chiudere una ventina di minuti prima, sarebbe meglio». Ma Patrizia Mirigliani da questo orecchio non sente: «Non è nostra intenzione ridurre il numero delle miss per accorciare il tempo delle trasmissioni. Anzi, le concorrenti aumenteranno sempre di più, perché questo meccanismo garantisce anche tanti posti di lavoro».
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