La notizia è di quelle che non si vorrebbero sentire, soprattutto l’otto marzo, giorno dedicato alle donne. Invece, tac, ieri è saltato fuori il rapporto Osservasalute che tira le orecchie al gentil sesso, sempre meno gentile, sempre più depresso, più appesantito e accanito fumatore. Da qui la diagnosi dei medici, quasi scontata: donne, state perdendo il primato della longevità, gli uomini si stanno avvicinando inesorabilmente, perché sono più sportivi, più attenti alla bilancia e alla prevenzione. E soprattutto sanno smettere di fumare. Già, la forza di volontà non sembra una prerogativa femminile. Le ex fumatrici si fermano al 16%, gli ex fumatori salgono al 39%. Le sportive sono due su dieci, gli sportivi quattro su dieci. E questo diverso stile di vita si percepisce anche nelle corsie degli ospedali. Tumori e malattie cardiovascolari ormai preferiscono il genere femminile anche perché, 4 donne su 10 trascura persino il screening mammografico. Risultato: inizia a sgretolarsi il dato storico che vedeva le italiane più longeve e più in salute. Negli ultimi cinque anni l'aspettativa di vita delle donne è aumentata di appena tre mesi (da 84 anni nel 2006 a 84,3 nel 2010), mentre per gli uomini è aumentata di sette mesi (da 78,4 anni nel 2006 a 79,1 nel 2010). Ma i maschi non pensino di cantar vittoria. L'analisi dello stato di salute degli italiani, pubblicato dall'Osservatorio nazionale sulla salute dell'università Cattolica di Roma e coordinato da Walter Ricciardi, non fa sconti a nessuno. Gli uomini, per esempio, bevono troppo. Ed è a rischio uno su quattro, contro una donna su dieci. All’alcol si aggiunge anche la pigrizia: sebbene il numero degli sportivi sia cresciuto rispetto al 2009, si fa poca attività fisica, specie al Sud. E poi si mangia troppo o male. Una prerogativa che non guarda in faccia nessuno, uomini, donne e bambini. Più di un terzo degli adulti è in sovrappeso, mentre circa una persona su dieci è obesa. In totale, quasi la metà degli italiani dovrebbe mettersi a dieta, bambini compresi. Tra gli otto e i nove anni, sovrappeso e obesità riguardano rispettivamente il 22,9% e l'11,1% dei bambini e la palma nera va ad Abruzzo e Campania dove due ragazzini su dieci hanno già problemi di salute legate all’eccesso di peso. Dai bambini agli adolescenti, che fumano già a 14 anni, mangiano male (snack salati, bevande gassate ) e consumano alcolici fuori pasto. Insomma, si preparano ad avere una vita da adulto malconcia e costosa per il Servizio sanitario nazione. E quest'ultimo non gode proprio di buona salute, a causa delle spesse dissennate e clientelari del meridione. “Nelle regioni in cui si spende di più – avverte Ricciardi – si offrono meni servizi e l’assistenza peggiora dal Lazio in giù”. Il sistema è chiaramente in crisi e si deve stringere la cinghia. Infatti, per effetto della crisi economica, si legge nel rapporto, la sanità italiana ha quasi completamente eroso quel "vantaggio di costo" che aveva contribuito, nel 2000, al suo posizionamento come secondo miglior sistema sanitario al mondo nel ranking dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Le ricadute sulla popolazione? L'anno scorso un italiano su 10 (9,7% delle persone dai 16 anni in su), pur avendone necessità, non ha potuto sottoporsi a visita odontoiatrica per ragioni economiche. Meglio la carie che il conto salato del dentista.E' crollato un mito, le donne meno salutiste degli uomini
Lei beve, fuma e fa stravizi più dei maschi. Così, negli ultimi 5 anni, la sua aspettativa di vita di lei è aumentata di tre mesi contro i 7 di lui. Stress e peggiore qualità della vita. Gli esperti: "Specie al sud, si fa poca attività sportiva"
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