E il D’Addario show ora va in tournée

Prendete lo charme dorato di Cannes, l’eleganza austera di Coco Chanel, la lievità del canto di Brassens e il tocco magico di Zidane. Pois di stile francese, perle del buongusto d’Oltralpe. Ecco, dimenticatele. Prendete invece una peripatetica pugliese che si bulla delle sue prestazioni nei bar di mezza Europa, versatela in un locale addobbato con coccarde tricolori che manco lo zozzo di Tor Pignattara, e spruzzate il tutto con allusioni pecorecce quanto basta. Avrete così un’idea della raffinatissima serata che venerdì vedrà protagonista a Parigi Patrizia D’Addario, alla sua prima uscita pubblica dopo lo scandalo.
La locandina dell’evento è esplicativa di quanto si vedrà al «Globo» nella serata «I love Silvio»: una via di mezzo tra Quel gran pezzo dell’Ubalda e La polizia si incazza, con quella grafica anni Settanta così popular e di impatto. Un Berlusconi urlante che sembra uscito da Profondo rosso, una D’Addario dai lineamenti angelicati, il Colosseo ad evocare l’Italia e la torre di Pisa a simboleggiare delicatamente la virilità mediterranea. Una tetta nella O di Silvio ci sarebbe stata alla perfezione. «Nell’anno del divorzio», si legge, un «party all’italiana» con la «seduttrice» di Berlusconi, detto «El Cavaliere», che un po’ di spagnolo non guasta mai, carramba.
Insomma, se Andy Warhol profetizzava «un quarto d’ora di celebrità» per tutti, la D’Addario testimonia che basta stare un quarto d’ora di fianco a una celebrità per fare cassa. Prima le foto castigatissime per la rivista spagnola Interviù (mancava solo una radiografia al pancreas per mostrare proprio il 100% del corpo), poi l’idea di pubblicare un libro, infine l’annuncio di un tour che porterà la cortigiana barese a sfarfallare ovunque ci sia qualcuno pronto a pagare per farle raccontare qualche particolare piccante sul premier italiano. Praticamente un jukebox semovibile di aneddoti e retroscena erotici, dai seggi promessi ai preservativi alle cime di rapa. Opinionista di gran classe, tuttologa riverita dalla stampa progressista, oracolo sapiente e icona del malcostume. Un peccato rinchiuderla nei confini italici, merita l’esportazione per meriti acquisiti.
E dato che le maschere si vendono a carnevale, tanto vale darsi da fare ora che la pruderie collettiva paga. Sputtanamento per sputtanamento, l’importante è battere il ferro finché è caldo: via con la tournée, vestita (e questa è una notizia, considerando le sue ultime mise) dallo stilista israeliano Art/C . E pazienza se Patty si troverà in un locale dove «i camerieri vestiranno la maglia del Milan e agli ospiti verrà regalata una maschera di Berlusconi», come spiega con orgoglio Benjamin Patou, ideatore della serata. Niente da dire, un arbitro di eleganza. E le pizze a forma di culo? E la gara di rutti? E la Tour Eiffel che se la giri nevica? Non male per il locale che a inizio Novecento ospitava bohémien e intellettuali come il socialista Jean Jaurès e che ora organizza serate che al confronto le feste Cafonal della Roma burina sembrano ricevimenti a Buckingham Palace. C’è crisi dappertutto, dappertutto c’è crisi.
Comunque, ognuno ha il livello che si merita. E per vedere Patrizia ospite dell’Accademia della Crusca c’è ancora tempo. Nel frattempo, la D’Addario vestirà i panni del fenomeno da baraccone, della donna barbuta, del freak.

Venghino siori venghino a vedere l’etéra che con la sola forza del suo cinto pelvico può causare un terremoto politico in Italia! Venghino ad ammirare la tigre che ha domato i bacchettoni a comando di Repubblica e ora volteggia sul trapezio della fama e della gloria. Una nocciolina alla scimmietta ammaestrata, una sardina alla foca, un cachet alla starlette a luci rosse! Et voila, il circo vizioso è servito.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica