Le brutte notizie non vengono mai sole. E così, dopo lo sciopero «a tradimento» di oggi, per i romani domani è il giorno del ritorno dei giovedì a targhe alterne. Per dodici giovedì, dalle 15 alle 21, scatterà il divieto di circolazione allinterno della fascia verde: si parte domani con lo stop alle auto con lultimo numero di targa pari, incluso lo zero. Si proseguirà la prossima settimana con il fermo di quelle dispari e così via fino al 29 marzo. Indipendentemente dalla targa, inoltre, nella fascia verde dalle 15 alle 21 - precisa una nota del comune di Roma - saranno vietati anche tutti i veicoli più inquinanti ovvero: le auto non catalizzate «euro 0», quelle alimentate a diesel «euro 0» ed «euro 1», le minicar diesel «euro 1», così come i motorini a due tempi «euro 0», a 2, 3, 4 ruote. Durante i giovedì a targhe alterne potranno circolare a prescindere dalla targa tutti i veicoli «euro4», quelli alimentati a gpl e metano, a trazione ibrida o elettrica, le auto dei portatori di handicap. Maggiori informazioni sui provvedimenti in vigore, sul sito www.assessoratoambiente.it.
Ma se le condizioni meteo non contribuiranno a diminuire la concentrazione delle polveri sottili domani potrebbe scattare anche il blocco dei veicoli più inquinanti prima specificati dalle 7.30 alle 21, a prescindere dalla targa. Blocco già disposto anche per oggi dalle 7.30 alle 20.30, a causa dei livelli di particolato lievemente superiori ai limiti in due centraline di monitoraggio. I possessori di veicoli inquinanti possono avere informazioni già nella mattinata di oggi, contattando lo 060606, consultando le pagina 611, 612, 615 e 617 del televideo regionale oppure iscrivendosi al servizio sms nella homepage del sito www.comune.roma.it e ricevere gli aggiornamenti sul proprio telefono cellulare.
Critico su questa pioggia di provvedimenti restrittivi il consigliere comunale di An Fabio Sabbatani Schiuma: «Contro lo smog i blocchi del traffico, targhe alterne e domeniche a piedi possono solo arginare il problema e neanche bene come risulta anche dai recenti dati. Occorrono nuove politiche che vanno dalle stazioni filtranti fino allecologia domestica».