Cultura e Spettacoli

E finalmente anche in tv si parla di manipolazione

Merito di "Mistero" il programma di Italia 1 andato in onda ieri sera: ecco come ci condizionano a nostra insaputa. Guarda il video della puntata

E finalmente anche in tv 
si parla di manipolazione

Finalmente anche la tv ha acceso un faro su un tema fondamentale per chi si sforza di capire come funzionino davvero le nostre società. Fondamentale, eppure ampiamente ignorato: quello della manipolazione. Sin dall'infanzia ci insegnano a considerare l'uomo come un essere razionale e consapevole delle proprie scelte. La realtà è ben diversa. Solo il 50% delle nostre decisioni sono prese usando la razionalità, per il restante 50% siamo guidato da impulsi, emozioni, sensazioni, insomma dalla nostra metà legata al cuore e all'anima più che al cervello. Chi ne è consapevole può, usando le tecniche adeguate, influenzare i comportamenti degli altri, naturalmente a loro insaputa.

Il programma Mistero andato in onda ieri sera su Italia1 ha infranto il tabù e il fatto che la trasmissione non sia rigorosamente giornalistica (è condotta infatti da Raz Degan), non la priva di interesse né di credibilità. Al contrario: finalmente al grande pubblico è stato mostrato un campionario delle tecniche che vengono usate per manipolare sublimininalmente la gente. Con le immagini, con i suoni, con le parole. Nei film, nei cartoni animati, persino durante eventi sportivi. Ad esempio: qualche anno fa, la tv spagnola ogni volta la nazionale segnava un gol, inseriva nel replay un fotogramma con la scritta Psoe (la sigla del partito socialista spagnolo), che a velocità normale passava inosservato, ma che l'occhio catturava comunque,inviando alla psiche un messaggio occulto. Anche il presidente Mitterrand usava una tecnica analoga, così come George Bush. L'aspetto più inquietante è che queste tecniche continuano ad essere tollerate, spesso sono perfettamente legali. E anche quando sono vietate (come in Italia) in realtà non sono mai punite in quanto le legge sancisce il divieto ma non la pena.

Qui di fianco potete seguire la prima parte della trasmissione, cliccando qui le altre. La visione merita, eccome se merita..

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