Nei momenti politici cruciali per lItalia non manca mai. Poco importa se lonorevole Martin Schulz abiti in Germania. Ad aprile, da noi, ci sono le elezioni politiche. «Si deve far qualcosa», deve aver pensato leuroparlamentare già avvezzo a inserirsi in scivolata nelle nostre questioni. Così, preoccupato dallesito delle prossime politiche italiane, ha preso carta e penna, ha scritto una lettera al presidente della Commissione Ue Barroso e a tutti i capi di governo del centrodestra, ha «ordinato» loro di schierarsi. «Boicottate il vertice del Ppe che si terrà a Roma il 30 e il 31 marzo». Motivo: «Non bisogna appoggiare lalleanza del premier Berlusconi».
Una vecchia conoscenza, quella delleuro-onorevole Schulz. A capo dei deputati del Pse a Strasburgo, ha già incrociato la sciabola con il presidente del Consiglio. 2 luglio 2003: insediamento italiano del semestre europeo. Il presidente del Consiglio illustra le linee guida del nostro Paese. Poi, prende la parola lui, Schultz. E comincia la filippica. Accuse sulla giustizia, dubbi sulla legittimità democratica del nostro premier. Il quale, risponde con ironia: «Signor Schulz - dice col sorriso sulle labbra - in Italia c'è un produttore che sta preparando un film sui campi di concentramento nazisti, la proporrò per il ruolo di kapò». Bufera.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.