I romani pensavano di essersene liberati una volta per tutte, ma così non è. Le targhe alterne, uscite dalla porta, rientrano dalla finestra. Lo ha annunciato ieri tra mille imbarazzi lassessore allAmbiente del Campidoglio Fabio De Lillo: «Per ora utilizzeremo il provvedimento in caso di emergenza, intanto studieremo una soluzione alternativa». Tutto ciò specificando bene prima e dopo lannuncio che le targhe alterne «non sono la soluzione per fronteggiare i problemi dellinquinamento a Roma», che «non sono funzionali» e che «sono anche un provvedimento poco democratico visto che solo chi ha due auto può far fronte senza troppi problemi al provvedimento». Malgrado tutto ciò, eccole di nuovo. De Lillo ha anche garantito che metterà mano al posizionamento delle centraline che rilevano la presenza di Co2 e di polveri sottili. «Lo scorso anno le centraline, peraltro poste in due ville, hanno superato i limiti decine di volte sotto il silenzio di tutti. Anche su questo cè bisogno di unoperazione trasparenza».
Ma la copertina tocca alle targhe alterne. Il cui spettro agita il centrodestra. «Lassessore De Lillo non torni indietro ma vada fino alle radici del problema, sperimentando nuove tecnologie come le stazioni filtranti», scongiura il portavoce romano della Destra Fabio Sabbatani Schiuma per il quale «a Roma il dispositivo delle targhe alterne, così come quello del blocchi del traffico, decisi solo quando si deve far fronte ad un troppo elevato livello di smog sono meri palliativi: occorrono nuove politiche per contrastare lo smog anche quando le centraline preposte non registrano valori alti». Luca Aubert, capogruppo del Pdl in XVII municipio, si duole «che le buone intenzioni della nuova Giunta comunale di eliminarle si scontrino con losservanza della normativa vigente».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.