E Miss Gran Bretagna guida la rivolta: «Basta con le racchie»

Gemma Garrett, si candida ad un seggio vacante con il Partito della bellezza con un solo slogan: «Facciamo sexy la politica». E Brown ora ha paura di lei

Non si può dire che abbia molta stoffa, ma in fondo è quello che vogliono i suoi elettori. Quello che conta è la passione, quello che conta è crederci. Per questo si è fatta fotografare come una principessa, anche se lei è già una reginetta, davanti alla statua di Riccardo Cuor di leone di fronte al Palazzo di Westminster, abitino nero, corto ma senza esagerare, diadema in testa e scollatura a forma di cuore che batte per noi. Gemma Garrett ha 26 anni, viene da Belfast, Ulster, dove la guerra civile ha fatto quasi duemila morti, e non per caso fa l’agitatrice di professione. Si è messa in testa di dare all’assalto al Parlamento di Sua maestà e per riuscirci userà tutte le armi soprattutto quelle di seduzione. C’è un seggio in ballo, circoscrizione di Crewe e Nantwich, lasciato vacante dalla morte di Gwyneth Dunwoody, una laburista molto amata da queste parti, e lei lo vuole a tutti i costi, con una sola missione: «Fare bella la politica». Come se fosse facile con tutte le racchie che girano. Ma solo lei, miss Gran Bretagna in carica e reginetta di bellezza del Regno Unito tutto, può riuscirci, male che vada si sarà fatta un po’ di pubblicità che nel suo ambiente non guasta mai. Non è che abbia tutti i torti. Per esempio quando dice: «Abbiamo i politici più brutti d’Europa, possibile che non siamo capaci di prendere esempio dagli altri paesi, possibile che dobbiamo candidare solo scorfani?». E poi: «Io non so molto di politica ma so che le persone hanno bisogno di case belle, di vita bella, di incontri belli» magari a cominciare dal suo visto che nella sua circoscrizione non l’hanno vista mai, ma tanto le suplettive sono previste per il 22 maggio.
Glamour Gemma bella è bella, ma per niente carina. Soprattutto con la sua avversaria Tamsin Dunwoody, laburista come mamma, che di anni ne ha appena fatti 49, è la figlia della defunta Gwyneth Dunwoody, ma fisicamente è una Camilla Parker-Bowles riveduta e scorretta. E qui dicono che Gordon Brown è già nervoso perché manca solo che perda questo seggio per chiudere, è il caso di dirlo, in bellezza l’ultima tornata elettorale. Anche perché Emma si presenta per conto proprio, con una specie di Partito della Bellezza, che predica «una politica più sexy e meno squallida» che ricorda un po’ il Partito dell’Amore di Moana e Cicciolina, ma meno disponibile all’inciucio.

Per prenderla in castagna le hanno chiesto di dare qualche consiglio al premier per far ripartire l’economia ma lei non c’è cascata: «Al massimo posso dargli dargli consigli su alcuni prodotti di bellezza... » I conservatori, che vogliono approfittare, puntano su Edward Timpson, uno che grazie a papà ha fatto fortuna con le scarpe. A Gemma per fare la propria potrebbero bastare i tacchi a spillo.

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