E' morta Pina Bausch, madre del teatro-danza

E' morta questa mattina la grande coreografa tedesca Pina Bausch. A dare la triste notizia è il teatro danza di Wuppertal. Secondo quanto riferisce l’istituzione, alla danzatrice, 68 anni, cinque giorni fa era stato diagnosticato un tumore

E' morta Pina Bausch, madre del teatro-danza

Wuppertal - E' morta questa mattina la grande coreografa tedesca Pina Bausch; ne dà notizia il teatro danza di Wuppertal. Secondo quanto riferisce l’istituzione, alla danzatrice, 68 anni, cinque giorni fa era stato diagnosticato un tumore.

Stroncata dal cancro Philippine Bausch (detta Pina) era nata a Solingen il 27 luglio 1940. Inventrice dello tanztheater ha rivoluzionato la danza contemporanea inserendo elementi tipicamente teatrali nelle coreografie Iniziò la sua carriera adolescente, esibendosi in piccoli ruoli di attrice nel teatro di Solingen. La sua formazione artistica avvenne nella Folkwang Hochschule di Essen, diretta da Kurt Jooss, dove nel 1955 la Bausch si iscrisse, iniziando ad apprendere i rudimenti dell’arte della danza in direzione espressionista. In seguito si trasferì grazie a una borsa di studio, a New York, dove si iscrisse alla Juillard School of Music, perfezionandosi e lavorando successivamente, in veste di ballerina, sia con il New American Ballet che con il Metropolitan Opera. Nel 1973 fonda il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.

Il successo della Bausch Le composizioni della Bausch iniziano a riscuotere un indiscusso successo, girando in tournè mondiali ed accumulando riconoscimenti. Inizialmente ispirate ad alcuni capolavori artistici, letterari e teatrali, le coreografie della Bausch subirono una svolta decisiva dopo la realizzazione del suo spettacolo più celebre, Cafe Mueller (1978), composto sulle musiche di Henry Purcell. Già tendenzialmente spinte verso una critica della società consumistica e dei suoi valori, le opere approfondirono sia il contrasto uomo-società, sia la visione intima della coreografa e dei suoi danzatori, spingendoli ad una espressività diretta e connessa alle proprie personali interpretazioni dei sentimenti.

Genio e creatività Le novità del suo lavoro non consistono tanto

nell’invenzione di gesti, quanto nel loro utilizzo connesso ad una molteplicità di materiali scenici. Quest’anno, dopo un assenza di 40 anni, un suo spettacolo era in cartellone al Festival dei Due Mondi di Spoleto. 

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