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E il Pizzighettone mette paura al Genoa

Al Delle Alpi finisce 0-0 davanti a seimila tifosi rossoblù delusi.Cremonesi vicini al gol

Paola Balsomini

da Genova

Uno, due, tre, fino alla fine della fila. Quarantasei tifosi del «Pice» all’ingresso forniscono la carta d’identità. «Sai le nuove norme, ma mai avrei mancato all’appuntamento». Sono partiti alla spicciolata da Pizzighettone, paesello in provincia di Cremona. A Genova nessuno sa di preciso dove si trovi. «Vicino a Piacenza», sussurra timidamente un tifoso rossoblù. Ma che importa. La partita è al Delle Alpi, stadio che Preziosi ha pagato centomila euro. Un affitto obbligato, perché gli altri impianti, pur di non ospitare il Genoa, restringevano come per magia la capienza. E allora tutti a Torino, per la partita più strana dell’anno, per vedere uno 0-0 che sta stretto agli ospiti. Sarà per il modo in cui è retrocesso il club del Re dei Giocattoli, sarà perché anche la prima di campionato vinta a Ravenna è diventata sconfitta per mano di un giudice, sarà perchè il «Pice», abbreviazione della squadra dal nome più lungo del mondo, qui al Delle Alpi è come Davide contro Golia.
Stadio enorme, campo enorme, per quei cinquanta o poco meno che mai avrebbero mancato all’appuntamento, per quei giocatori che si guardano intorno con l’espressione un po’ così. Eppure, grazie al Genoa, hanno vissuto un’esperienza che probabilmente non si ripeterà mai più: «Ci dispiace non giocare al Ferraris, era il sogno della nostra vita», aveva ammesso il presidente del «Pice». Alla fine tutti a Torino, va bene lo stesso. «La squadra della cittadina sull'Adda nasce nel 1919 col nome di U.S. Pizzighettone. Il dato viene fornito dalla stessa società quando nel 1951-52 la Figc decise di pubblicare il primo annuario del dopoguerra», recita il sito della società.
Seimila invece erano i tifosi rossoblù che ieri hanno trasferito la Gradinata Nord al Delle Alpi per festeggiare il compleanno numero 112. Ma sul campo il Pizzighettone fa decisamente meno ridere del nome, anzi. Velocità, forza fisica mettono sotto un Genoa spaesato, con il solo guizzo di una traversa di Tedesco nel primo tempo. Gli ospiti si tengono stretto un pareggio che sa tanto di vittoria. I minuti scorrono in un’atmosfera surreale, Rossi colpisce il palo, i tifosi fischiano per il pareggio. Arrivato contro la squadra dal nome più lungo del mondo.

È la fine di un’estate da non credere.

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