E la Procura di Tempio Pausania continua a indagare sul paparazzo

La decisione del Garante della privacy, che ha vietato la diffusione delle foto scattate all’interno di Villa Certosa, è stato consegnato ieri ai magistrati della procura di Tempio Pausania che si occupano dell’inchiesta sull’autore degli scatti, il fotoreporter Antonello Zappadu. Il gip del Tribunale sardo, Vincenzo Cristiano, ha disposto il prolungamento dell’indagine a carico del paparazzo di Olbia per il caso delle fotografie pubblicate nel 2007 dal settimanale Oggi, in cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi veniva ritratto in compagnia di alcune ragazze nel parco di Villa La Certosa, a Porto Rotondo.
Il giudice ha poi disposto l’integrazione probatoria, richiesta dal legale del premier, Piersilvio Cipolotti dello studio Ghedini, per accertare se Zappadu abbia scattato le oltre 5mila fotografie, di cui si parla nell’intervista a Repubblica, all’interno o all’esterno della tenuta del premier. Il pubblico ministero, Ezio Castaldi, aveva chiesto l’archiviazione del procedimento in cui Zappadu è indagato per violazione di domicilio e della privacy.

Il fotografo, difeso dall’avvocato e neoeuroparlamentare dell’Italia dei valori, Giommaria Uggias, ha comunque dichiarato di aver accolto con «soddisfazione» la decisione del giudice. «Dimostreremo - ha continuato - che Zappadu si trovava all’esterno della villa». E per il fratello Salvatore Zappadu, il provvedimento è «scontato: fuori luogo il trionfalismo di Ghedini».

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