Milano La febbre per il design sale di giorno in giorno e Milano anche ieri ha retto bene all’impatto festaiolo del popolo della progettualità. Fra un vernissage, una visita al salone in Fiera a Rho e un po’ di shopping, ecco gli eventi che hanno elettrizzato la giornata di ieri. Giorgio Armani ha monopolizzato la scena con la presentazione della nuova collezione Casa, di magnifiche cucine prodotte con Dada, di sale da bagno progettate con Roca, di preziosi tessuti di arredamento realizzati con Rubelli e poi con l’apertura del negozio Armani/Casa in via Sant’Andrea. «Proprio qui, negli anni Ottanta, aprii la mia prima boutique Giorgio Armani: questo luogo occupa un posto speciale nel mio cuore. Quando l’ho inaugurato un celebre architetto facendomi i complimenti aveva messo l’accento sulla mia capacità di far vedere davvero i vestiti», ha spiegato lo stilista prima di accogliere negli elegantissimi 1.600 metri quadri di superficie, i suoi ospiti. E poi ha fatto un confronto tra la settimana delle sfilate e quella del mobile: «La fauna umana del design è più divertente: se la tira di meno di quella della moda».
Tutt’altra musica ha voluto Stella McCartney per inaugurare il suo primo negozio italiano in via Santo Spirito. Nel cortile del palazzo neoclassico è stato allestito un pub in perfetto stile inglese contaminato da festoni e lucine da festa di paese. Inutile dire che la birra scorreva a volontà, che gli hamburger erano vegetariani e le pizze custodite in cartoni griffati: tutto molto divertente anche per le socialite Delfina Delettrez Fendi, Coco Brandolini, Matilde Borromeo, Margherita Missoni. A Palazzo Morando, in via Sant’Andrea, imperdibile l’inaugurazione della mostra che celebra i 150 anni di Frette. L’ha curata lo stilista Angelo Figus con una live performance fra moda, design. In via Montenapoleone, nello spazio Giorgetti, molti hanno provato il comfort di Arabella, poltrona asimmetrica disegnata da Carlo Giorgetti e Massimo Scolari per accogliere il corpo nel massimo comfort. Il tempo di prender fiato per spostarsi poi in via della Spiga e osservare nelle vetrine di Gherardini l’installazione «I Photovoltaic Drums» di Michele Favale. Percussori fotovoltaici che fanno suonare originali oggetti trasformati in complementi d’arredo. Bellissimi erano anche gli otto tappeti di seta selvaggia di Romeo Gigli presentati da Altai in via Pinamonte mentre Geox, ha collocato nelle vetrine del negozio di via Torino, oggetti Danese disegnati da Paolo Rizzato, Naoto Fukasawa e Enzo Mari. Per i patiti dello shopping, irresistibili i fantastici orologi Hip Hop con i cinturini di gomma colorata e profumata venduti nel temporary store di corso Vittorio Emanuele e le scarpe da uomo proposte nel primo negozio temporaneo uomo Sergio Rossi di via Ponte Vetero.
Ma tornando al design, a palazzo Bovara di corso Venezia si è festeggiata l’apertura di una mostra promossa dalla Regione Puglia e l’eccellenza di ventisei aziende con prodotti che spaziano dalla lavorazione della pietra ai pavimenti in legno. In sostanza, innovative soluzioni d’arredo comprese quelle dell’azienda salentina Caminopoli, che decora con i suoi ricercati oggetti, le case più chic del mondo. Tanti non si sono lasciati sfuggire il piacere di prendere l’aperitivo nel nuovo Camparisoda della Triennale. Progettato dall’architetto Matteo Ragni, il bar respira l’atmosfera iconografica cara a Fortunato Depero, ideatore della tipica bottiglietta monodose e dei primi manifesti pubblicitari. Ma la giornata di oggi non è meno ricca. In agenda c’è infatti, fra i tanti eventi, l’inaugurazione del primo flagship store Henry Cotton’s al numero 7 di corso Venezia, progettato da Anouska Hempel. Ad accogliere gli ospiti, nella cornice di un negozio in stile British disposto su tre piani e arredato con remi giganti, Remo Ruffini, patron del Gruppo Industries, di cui fa parte il marchio. Da non mancare c’è anche la straordinaria mostra «13.
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